“Sono veramente stupito dei giudizi a dir poco ingenerosi nei confronti dell’Unione dei Comuni modenesi Area Nord, espressi dal sig. Palazzi di Confartigianato. In questi anni di attività, molti sono i servizi e le competenze trasferiti dai comuni dell’Area Nord all’Unione, nel settore dei servizi sociali, dell’ambiente, della formazione, della cultura e, non da ultimo delle attività economiche.

Per quanto riguarda ad esempio il settore delle attività economiche, al quale ritengo il signor Palazzi sia particolarmente sensibile, ricordo a solo titolo di esempio, che:

– l’Unione ha presentato progetti di valorizzazione del commercio nel 2006 e nel 2007 raggiungendo la vetta della classifica provinciale ed assicurando contributi per oltre 400.000 euro;

– è stata tra i cofondatori del Quality Center Network, esperienza innovativa per la ricerca e il trasferimento tecnologico nel settore del biomedicale, in collaborazione con le aziende de territorio e le loro associazioni di riferimento, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena Policlinico, l’AUSL;

– contribuisce alla costituzione del Fondo per l’innovazione tecnologica che eroga contributi alle aziende che vogliono realizzare progetti innovativi;

– è attiva nel campo del marketing territoriale.

Per quanto riguarda lo Sportello Unico delle attività produttive, che secondo Palazzi ‘ha aumentato nel corso degli anni la burocrazia anziché eliminarla’: attenzione a non confondere la causa con l’effetto. Certo la “burocrazia” esiste e i percorsi per la costituzione di nuove attività produttive andrebbero semplificati. L’auspicio che il legislatore intervenga in questa direzione credo sia unanime.

Ma che c’azzecca tutto questo con lo Sportello, che serve proprio per semplificare la vita a quei cittadini che intendono aprire una nuova attività senza dover fare il giro delle “sette chiese” (ARPA, USL, Vigili del fuoco eccetera)?.

Per quanto riguarda l’efficienza dello sportello unico dell’Unione, basti dire che a fronte dei 90 giorni previsti dalla legge per il rilascio dell’autorizzazione, i tempi medi di risposta dell’Area Nord sono di circa 60.

Anche sul tema della Cispadana, altro argomento che dovrebbe essere particolarmente caro alle imprese del nostro territorio, il ruolo svolto dall’Unione è stato importantissimo ed incisivo e sicuramente sta facilitando il percorso della sua realizzazione.

Molto tempo e spazio sarebbero necessari per evidenziare il ruolo dell’Unione nella formazione dell’ASP, l’Azienda dei servizi alla persona che già oggi svolge attività per oltre 14 milioni di euro, oppure nella costituzione della Fondazione Scuola di Musica o ancora sulla questione del “Gas di Rivara”.

L’Unione dei Comuni modenesi dell’Area Nord, dunque, non solo non è una scatola vuota, ma, al contrario, è un soggetto attivo e dinamico, capace di promuove iniziative e di valorizzare le tante potenzialità espresse dal nostro territorio.

Che dire poi dell’idea di fusione tra i comuni di S. Prospero, Medolla e Cavezzo?

Penso che tutte le persone avvedute dovrebbero ringraziare chi, in questi mesi, sta lavorando con generosità alla realizzazione di un progetto innovativo e unico nel suo genere. Un progetto di semplificazione della vita dei cittadini e delle imprese e di razionalizzazione dei servizi che porterà sicuramente risparmi sui costi (compresi quelli cosiddetti ‘della politica’) e che, lavorando su scala più ampia, consentirà una migliore pianificazione del territorio.

Il nostro territorio può diventare, anche da questo punto di vista un laboratorio dell’innovazione, non in contrasto con la logica dell’Unione, bensì capace di rafforzarne le potenzialità.

Il mio auspicio è, quindi, che questo percorso possa andare avanti – con il giusto coinvolgimento della cittadinanza – e sia in grado di cogliere tutti gli obiettivi che si è prefissato.

Altri comuni vogliono seguire questo esempio? Ben vengano!

Certo è che, come ci insegna l’esperienza, i risultati non si ottengono con una boutade giornalistica, ma con l’impegno e con mesi di duro lavoro, proprio quello che stanno facendo gli amici di Cavezzo, Medolla e San Prospero”.