“La sinistra anche a Modena batte in ritirata. E’ iniziato di fatto il rapido declino dell’ex più grande partito comunista a vocazione gramsciana dell’occidente libero. Stretti tra Di Pietro e Grillini, in un clima in bilico tra i lanci di torte in faccia e la rottamazione, avvertiamo – poco contriti – un’aria di crisi senza precedenti nell’ex partitone. Organizzare un incontro tra i dirigenti e gli “afecionados” nel luogo in cui trent’anni fa il mitico anarchico nostrano Carlo Sabatini esplicitava semiclandestino le sue proteste, ci fa dire che anche questo è un segno dei tempi. Una volta avrebbero incontrato i modenesi in Piazza Grande, oggi si rifugiano in piazzetta delle Ova; un monolocale decoroso, ma per “quattro gatti”. Neanche ai “fascisti” negli anni settanta veniva tributato un simile, umile, palcoscenico: finivano direttamente in piazza Mattteotti, meno opportuna per nome ed evocazioni politiche, ma certamente di più per funzionalatità e capienza. L’impressione è che la locale svolta barricadera del più importante e storico partito della sinistra – che peraltro ha creato non pochi mal di pancia proprio al suo interno – finirà inevitabilmente per accelerare la crisi al suo interno con gravi conseguenze, allo stato ancora difficilmente ipotizzabili nelle dimensioni. Certo, anche nel centrodestra c’è parecchio da fare. Ritrovare responsabilmente un’unità reale che esiste nei valori veri di fondo, ma che a volte scema nelle idiosincrasie caratteriali. Qui, il PDL, come primo e più importante partito dell’opposizione alle sinistre ha non solamente il compito ma primariamente il dovere di costruire l’alternativa sulle basi solide di un’unità interna capace di elaborare un vincente sistema di alleanze. Sarebbe sufficiente avvedersi che mai come in questo momento la costruzione di un progetto forte che coaguli tutti moderati e tutti coloro che sono realmente alternativi ad una sinistra che ha fatto il tempo – superata dalla storia e dai problemi che una società complessa pone – e’ possibile. Il treno dell’opportunità della svolta politica sta passando di nuovo, in anticipo, ma meglio salire subito perchè il viaggio è lungo”.

 (Consigliere regionale PDL Enrico Aimi)