Di tutti o di nessuno? La risposta è ovvia: il patrimonio pubblico è un bene di alto valore che va tutelato da ognuno nell’interesse di tutti. L’amministrazione comunale di Carpi ha promosso così una campagna di sensibilizzazione contro gli atti vandalici che invita i cittadini a riflettere sull’importanza dell’atteggiamento civile da assumere nei confronti di ciò che appartiene alla collettività. Passeggiando per le strade o nei parchi della nostra città sarà capitato a chiunque purtroppo di imbattersi almeno una volta in un arredo urbano danneggiato dal vandalismo: segnali stradali, panchine, lampioni, giostre per bambini, cestini, monumenti ed alberi. Ma quanto costa al Comune di Carpi questa mancanza di senso civico? Dai 300 euro necessari per la sostituzione di una panchina o per la ripulitura di un monumento ai 400 euro per la riparazione di una attrezzatura ludica per bambini o di un punto luce, fino ai 100 euro per la sostituzione di un cestino o di un segnale stradale e ai 150 euro per la ripulitura della parete di un edificio pubblico: ed ogni cifra va moltiplicata per decine di volte ogni anno. Una somma la cui entità non è dunque da sottovalutare: 20.000 sono infatti gli euro che l’amministrazione comunale spende mediamente ogni dodici mesi per riparare i danni provocati dagli atti vandalici, per un totale di 50-60 interventi.

Per combattere il fenomeno la campagna di sensibilizzazione appena avviata prevede la distribuzione di locandine, manifesti e cartoline: con l’obiettivo di diffondere nei cittadini la consapevolezza che questo importante fine può essere raggiunto soltanto con la collaborazione e la partecipazione. Di tutti, non di nessuno dunque.