Si discuteva proprio in questi giorni di quello che accade in centro storico, e di come e da chi viene frequentato. Ecco quindi arrivare la notizia di come un palazzo storico, in attesa di essere recuperato, e non in stato di abbandono o di fatiscenza, sia usato come dormitorio abusivo. Ecco questo è un esempio di come ormai il bivacco sia stato elevato a sistema proprio nel salotto buono della nostra città.

Se ci si aspetta giustamente che le periferie tornino ad essere sicure, figuriamoci cosa pensare della parte più antica della città: invece a Modena sono proprio le strette vie della ZTL quelle dove è più facile e più comodo nascondersi. Perché alla sera di fatto non transita nessuno. Intere zone del centro sono vuote: non passa nessuno. Non si tratta semplicemente di vigilare, ma soprattutto di rivitalizzare.

Sono fra coloro che pensano che la zona della Pomposa sia stata giustamente recuperata. Penso però che una scelta più diffusa di locali, ristoranti, negozi, avrebbe distribuito di più i giovani per il centro storico, con un benessere maggiore per tutti, e senza raduni eccessivi in alcune aree, e totale vuoto altrove. Un vuoto che permette di entrare dalle finestre di un palazzo storico indisturbati, uscirne al mattino, pagare il soggiorno a chi ha avuto l’idea, il tutto nel bel mezzo della città.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)