Look completamente rinnovato per via e largo dei Servi, piazzetta San Giacomo e piazza Mazzini, dove l’accesso all’ex diurno è avvolto da una struttura in vetro con copertura a volta che raccoglie l’acqua piovana e la riversa in una vasca-fontana.

A ripensare i luoghi e le strade del centro storico sono stati gli studenti delle classi quinta H, quarta e quinta A della sezione di Architettura dell’istituto superiore d’arte Venturi, che mercoledì 17 novembre alle ore 20.30 nella sala conferenze di piazzale Redecocca 1 presenteranno i loro progetti a cittadini e amministratori pubblici. Alla serata interverranno il presidente della Circoscrizione 1 Roberto Ricco, gli assessori comunali alle Politiche economiche Graziano Pini, all’Istruzione Adriana Querzè, al Centro storico Daniele Sitta e il preside dell’istituto Venturi Eugenio Sponzilli.

Dal 17 al 28 novembre le soluzioni tridimensionali computerizzate, le tavole esecutive e quelle acquerellate, i plastici elaborati dagli studenti saranno esposti in piazzale Redecocca, nelle sale della Circoscrizione. La mostra si può visitare negli orari di apertura degli uffici, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13, lunedì anche dalle 15 alle 18 e giovedì anche dalle 14 alle 18.

“I ragazzi si sono impegnati per ridare dignità ai luoghi che abitano e frequentano”, spiega il professor Vincenzo Carlomagno che, assieme ai colleghi Bianca Grillenzoni, Amedeo Pisano, Felice Perna, ha seguito gli studenti. “Nel loro lavoro – continua il docente – hanno osservato le regole della progettazione architettonica: prima hanno studiato i luoghi, condotto analisi fotografiche, rilievi topografici e ricerche storiche; poi hanno elaborato le proposte progettuali, tenendo conto delle attività commerciali, delle esigenze della viabilità, ma anche della possibilità di creare spazi pedonali chiusi al traffico e di preservare il verde”. E’ nato così il progetto di piazzetta San Giacomo, dove ristoranti e attività si aprono sullo spazio aperto in cui, oltre al rifacimento della pavimentazione, i giovani architetti hanno ideato giochi d’acqua e nuovi arredi. In piazza Mazzini, a creare la fontana che raccoglie l’acqua piovana e la riversa in una vasca, è la stessa copertura dell’edificio trasparente, in cui convergono l’edicola già esistente, ma anche un possibile punto informativo per turisti. Nelle tavole elaborate dai ragazzi, piazza dei Servi, grazie ad un gioco di immagini prospettiche, diventa invece un museo all’aperto in cui le sculture di Mimmo Palladino dialogano con le raffigurazioni che lo stesso autore ha realizzato per il telo che ricopre la Ghirlandina. In questo caso, la metamorfosi coinvolge anche la viabilità della zona e in via dei Servi viene addirittura pensata una nuova porta d’accesso al centro.