«Tranquillizziamo la Fiom: non esiste un sindacato unico Fim.-Uilm, bensì un sindacato che svolge il proprio ruolo in modo autonomo dai partiti politici». Lo afferma il segretario provinciale della Fim-Cisl di Modena, Claudio Mattiello, in risposta all’ultima presa di posizione dei metalmeccanici della Cgil. «Ci stupisce l’atteggiamento assunto dalla Cgil e dalla stessa Fiom sul progetto Fabbrica Italia della Fiat – dichiara Mattiello – Sorprendono, poi, le critiche avanzate su accordi nazionali, come quello di Pomigliano per il quale, vogliamo ricordarlo, la stessa Cgil espresse all’epoca un parere favorevole all’indizione del referendum. La Fiom dovrebbe interrogarsi sugli errori commessi e sui danni che la sua deriva politica e non unitaria sta causando ai lavoratori e al sindacato in generale».

Il segretario Fim, osservando che è facile, criticare, manifestare e scioperare, chiede alla Fiom di contrattare quanto promesso dal lontano 2001 e confermato nel 2003, senza illudere i lavoratori con promesse mai mantenute. Infine Mattiello afferma di non capire perché la Fim dovrebbe rispondere alla disdetta del contratto nazionale metalmeccanici del 2008 decisa unilateralmente dalla Confindustria.

«Quell’atto mette in evidenza un passaggio molto chiaro: esiste un nuovo contratto nazionale grazie al quale i lavoratori metalmeccanici hanno ottenuto un aumento salariale e il mantenimento dei loro diritti. La verità è che gli accordi nazionali andavano bene quando venivano approvati anche dalla Cgil; poiché da tempo la Cgil non firma più, – conclude il segretario provinciale Fim – per lei è diventato tutto inaccettabile».