Questa mattina, davanti a una folla di cittadini e amministratori, taglio del nastro per il primo lotto della tangenziale di San Polo.

Prosegue quindi l’impegno della Provincia rivolto al miglioramento della rete viaria del territorio provinciale. La variante di San Polo d’Enza rappresenta infatti lo sviluppo verso l’Appennino dell’asse Val d’Enza, uno dei grandi assi viari che attraversano da nord a sud la Provincia di Reggio Emilia, e che, in seguito agli impegnativi lavori degli ultimi anni, è oggi interamente percorribile da Montecchio al ponte sul fiume Po, tra Boretto e Viadana.

La variante assume poi particolare rilevanza come punto d’intersezione tra l’Asse Val d’Enza e l’Asse Pedemontano che attraversa la provincia da est a ovest e, in prospettiva, potrà estendersi, come strada di importanza regionale, da Casalecchio alla Val Tidone.

Soprattutto però, la variante serve per allontanare dal centro di San Polo d’Enza il traffico di attraversamento, che tocca punte di 25.000 veicoli al giorno. Si tratta di un volume di traffico assolutamente incompatibile con la vita del centro cittadino e che genera pericoli per la sicurezza e inquinamento acustico e ambientale.

Prima della cerimonia del taglio del nastro, il Sindaco di San Polo Mirca Carletti, la Presidente della Provincia Sonia Masini, l’assessore provinciale alle infrastrutture Alfredo Gennari, gli amministratori di San Polo d’Enza e i tecnici hanno presentato il progetto in una affollatissima sala del Consiglio, firmando anche l’accordo per l’avvio dei lavori del secondo lotto, che inizieranno nei primi mesi del 2011.

Il tratto aperto questa mattina è lungo 1740 metri ed è costato 5 milioni e 320.000 euro finanziati da Regione, Provincia e Comune

“Per noi sampolesi è un giorno veramente speciale, atteso da tanti anni – ha dichiarato il sindaco di San Polo, Mirca Carletti – ed è l’obiettivo più importante del nostro programma. Questa tangenziale è un punto strategico per tutta la viabilità nord sud della Val d’Enza. Per San Polo ci saranno benefici immediati, che saranno completi con la realizzazione del secondo lotto. Come amministrazione stiamo adesso riprogettando il centro del paese che, sgravato dal traffico, potrà finalmente essere fruito dai nostri cittadini con grande tranquillità”.

Grande soddisfazione per “un primo tratto di strada tanto atteso ed utile per i cittadini di san Polo ed anche per le altre comunità della val d’Enza”, è stata espressa dalla presidente della Provincia, Sonia Masini, e dall’assessore alle Infrastrutture, Alfredo Gennari: “La Provincia è impegnata per migliorare la qualità della vita degli abitanti di San Polo, come di tutto il territorio, attraverso lo sviluppo di connessioni stradali, veloci e lontane dai centri abitati, che aiutano anche la competitività delle aziende. Oggi amministrare è sempre più difficile – ha aggiunto la Presidente Masini – ci sono però grandi soddisfazioni come questa che ci ripagano di tutto. Non vogliamo però prenderci meriti solo noi, questa strada è anche il frutto del lavoro di chi è venuto prima di noi. Si tratta di un risultato che è stato raggiunto lavorando tutti insieme”.

Un ringraziamento è andato allo studio Binini, che ha progettato la variante, all’impresa che l’ha realizzata e agli uffici tecnici di Provincia e Comune che hanno dato un grande contributo alla sua realizzazione.

Ai saluti istituzionali è seguito il taglio del nastro, quindi il battesimo ufficiale della nuova strada con una sfilata di bellissime auto d’epoca.

La scheda

I° Lotto tratto sud

Il primo lotto della variante di San Polo prende origine dalla ex statale 513 sul ponte sul fiume Enza e, aggirando a ovest il paese, si ricollega con il vecchio tracciato della 513 a monte della località Fontaneto in direzione di Ciano d’Enza.

In prossimità della Rocca la strada scende sull’esistente via della Resistenza, opportunamente riqualificata, verso la zona del Lido. Un sistema di due rotonde distribuisce il traffico verso la zona sportiva e in direzione della variante, che qui inizia il proprio percorso in sede nuova per 1.740 metri.

Il tracciato, pur adiacente al centro abitato, corre in gran parte alla base di una scarpata che funziona come naturale schermatura visiva e, grazie alla vegetazione, riduce l’impatto dell’inquinamento acustico e atmosferico dovuto al traffico.

Seguendo la conformazione orografica del terreno, la variante piega leggermente verso il fiume Enza poi, all’altezza dell’abitato di Fontaneto, compie una grande curva per ricongiungersi, grazie ad una rotatoria, con la ex statale 513.

La sede stradale è larga 9 metri e 50 con due corsie di 3 metri e 50 ciascuna, fiancheggiate da due banchine transitabili di 1 metro e venticinque.

La strada corre generalmente in rilevato, ad una quota tale da superare di almeno un metro le peggiori previsioni di piena dell’Enza basate sui rilevamenti degli ultimi 200 anni.

La variante attraversa in vari punti canali e corsi d’acqua di primaria importanza: il Canale d’Enza, il Canale di Barco-Bibbiano. Per l’attraversamento sono state adottate, in accordo con il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, diverse impegnative soluzioni per salvaguardare il regolare scorrimento delle acque: scatolari in cemento, tombamenti, sifoni, deviazioni provvisorie dei corsi d’acqua.

La delicatezza del sito dal punto di vista idrogeologico ha consigliato particolare attenzione al sistema di raccolta delle acque meteoriche con la realizzazione di condotti fognari e vasche per la raccolta di eventuali sversamenti accidentali di olii ed idrocarburi.

Particolare cura è stata rivolta all’inserimento ambientale dell’opera.

Sono state realizzate importanti opere in sinergia con il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, per impedire che la strada potesse interrompere la pista ciclopedonale in costruzione da parte della Bonifica medesima e che collegherà il centro del paese con la zona di Fontaneto e che, una volta completata, consentirà di arrivare a Ciano fino alla località Cerezzola, per complessivi sei chilometri.

La variante offre punti di vista inediti ai viaggiatori ed anche a molti sanpolesi, sia che si volga lo sguardo verso i luoghi matildici di Rossena e Canossa, sia che, a ritroso, ci si avvicini alla Rocca di San Polo e, di fronte, alla Torre del Guardasone.

E’ il caso curioso di una nuova infrastruttura viaria cha esprime a suo modo un rinnovato valore paesaggistico.

II Lotto tratto Nord

La Variante di San Polo d’Enza sarà completata con la realizzazione del secondo lotto a Nord. Questo secondo tratto, lungo 1.860 metri, si collegherà al primo grazie ad un sottopasso alla ex S.S.513 (nei pressi della zona Lido), proseguirà con una grande rotatoria di distribuzione del traffico verso il centro storico, le zone residenziali e Traversatolo, e, correndo a ovest del paese, raggiungerà la strada provinciale 12 in direzione Montecchio.

Qui grazie ad una seconda rotatoria si potrà imboccare via Rampognana verso Ponte Novo in direzione Reggio oppure proseguire verso Montecchio e il nuovo asse val d’Enza.

Il progetto definitivo è stato approvato nell’ottobre scorso, il progetto esecutivo sarà licenziato entro dicembre e l’appalto sarà espletato nei primi mesi del 2011. L’opera, per la quale è previsto un investimento di 5 milioni e 409mila euro, sarà completata e aperta al traffico entro l’autunno del 2012.