Giorgio Prampolini, responsabile del Forum cittadino sul welfare del Pd, interviene nella polemica sui tagli ai contributi per le badanti. «C’era da aspettarselo: di fronte a una definizione più rigida dei criteri per accedere ai contributi per pagare l’assistente domiciliare, si levano subito voci critiche. Al consigliere Ghelfi ricordo per l’ennesima volta (ma evidentemente fa finta di non capire) che tutto questo ha origine dai tagli cinici e odiosi del Governo che, per la non autosufficienza, ha stanziato zero euro mentre il governo di centro sinistra stanziò, a suo tempo, 300 milioni di euro (a proposito delle differenze tra destra e sinistra).

Era sufficiente spendere qualche Euro in meno in armamenti e il Fondo per la Famiglia e quello per la non autosufficienza sarebbero stati adeguatamente finanziati. Dispiace, inoltre, sentire la critica esagerata di Alberto Caldana. Anch’io, a suo tempo, discussi con il prof. Marco Biagi del progetto Serdom nell’ambito del progetto europeo citato, ma proprio per questo posso dire che le scelte di Francesca Maletti e di tutta la giunta tendono a mantenere in piedi l’esperienza e il meccanismo di fronte all’allungamento della vita dei modenesi e alla gravissima crisi economica.

Rammarica, comunque, che Caldana in tutta l’intervista drammatizzi gli effetti su Serdom, e non dica una parola sulle politiche governative: le scelte di luglio, ma anche quelle relative alla legge di stabilità che è in discussione in queste ore.

Ricordo infine che non c’è stato nessun taglio alla cifra messa a disposizione dal Comune di Modena per il contributo Serdom (? 300.000 nel 2009 come nel 2010); la necessità di dover restringere i parametri deriva dal fatto che nel primo semestre 2010 il numero delle domande è più che raddoppiato, di conseguenza la cifra rimanente per il secondo semestre non è sufficiente per rispondere al numero di domande presentate nel primo semestre. O si cancellava il contributo o si cambiavano i criteri. E’ stata scelta la seconda ipotesi per tutelare le famiglie più in difficoltà».