Si consolida nel secondo trimestre la ripresa dell’export dei distretti dell’Emilia Romagna. Segnali positivi provengono dalla maggior parte dei sistemi locali della regione: chiudono infatti in territorio positivo, con tassi di crescita a due cifre, otto distretti su quattordici. E’ quanto emerge dall’aggiornamento trimestrale del monitor dei distretti industriali dell’Emilia Romagna, elaborato dal Servizio studi di Intesa Sanpaolo per Carisbo e Cariromagna, aggiornato al 30 giugno. Lo studio evidenzia incrementi superiori al 30% (tendenziale) per i mobili imbottiti di Forli’ (31,6%) e l’abbigliamento di Rimini (+31,9%). Si conferma inoltre la ripresa delle piastrelle di Sassuolo (+11,9%), primo distretto della regione per volume di export, dopo un biennio difficilissimo. Aumentano con tassi di crescita a due cifre i ciclomotori di Bologna (14,1%), l’alimentare di Parma (22,6%), e le calzature di Fusignano-Bagnacavallo (18,1%). Buon andamento delle vendite sui mercati più lontani, che hanno sostenuto l’export nelle fasi piu’ acute della crisi (Cina ed India), e si consolidano i segnali di recupero sui mercati di sbocco tradizionali, Francia e Germania in primis, che mostrano significativi tassi di crescita. Spiccano inoltre per tassi di crescita sostenuti le esportazioni in Turchia (+53,4%), Hong Kong (+30,5%), Iran (81,2%) e Sudafrica (81,2%) a testimonianza della forte internazionalizzazione del sistema distrettuale emiliano.