La discussione avvenuta nella seduta del Consiglio comunale tematico sull’ospedale di Castelfranco ha purtroppo confermato i nostri peggiori timori e le nostre previsioni. L’ospedale non sarà più un ospedale, l’emergenza urgenza sparirà, assorbita finanziariamente e logisticamente da Baggiovara, e la struttura assumerà forma e funzioni di una casa di cura o di un cronicario. Purtroppo a questa conferma sul futuro ben poco roseo dell’ospedale, si è aggiunto il costante tentativo sia delle Giunta sia del direttore generale dell‘Ausl di Modena, di pararsi dietro la solita storiella dei tagli del governo, per giustificare il taglio di funzioni e reparti dell’ospedale. Lo sanno benissimo che a Castelfranco il problema non è finanziario, anche perché i tagli all’ospedale vengono perpetrati da 20 anni. Il problema è di una programmazione sanitaria territoriale sbagliata e funzionale solo alla politica, Baggiovara centrica, stà cancellando tutti gli ospedali della provincia. E’ in base a questa programmazione che è stato chiuso il pronto soccorso di Castelfranco, e dalle parole dell’assessore Manni “sulla mancanza di sicurezza del punto di primo intervento attuale,perché dietro non vi sono reparti adeguati” si evince che c’è già il tentativo di chiudere anche questo unico presidio rimasto. Inoltre la spiegazione del Dr. Caroli sull’impossibilità di garantire un auto medica perché non si trovano medici disposti a lavorare per quella funzione, pare poco credibile. Invece le nostre proposte al Comune, all’Ausl, nell’ambito del Pal, il nuovo piano sanitario locale che si dovrà a breve approvare, sono chiare: Pronto soccorso riaperto 24 ore su 24, e potenziamento del reparto di Medicina. Tutto il resto è un inutile palliativo”.