Si è spento nel sonno all’Ospedale di Reggio Emilia dopo quasi due anni di “calvario”, l’allenatore per eccellenza dell’arrampicata sportiva sassolese: Marco Castagnetti di soli 42 anni.

Uomo di sport, Marco si è dedicato anima e cuore alla sua passione, poi diventata anche il suo vero mestiere; diventa consigliere di federazione, istruttore FASI e fonda a Sassuolo il gruppo Vertigine dedicandosi da subito al settore giovanile, con l’obiettivo ben chiaro di scalare le classifiche nazionali e portare il maggior numero di atleti locali a sfidarsi con tecnica, velocità e alti valori morali contro tutti gli atleti delle altre regioni nazionali. Ottiene con tutta la squadra importanti traguardi agonistici fino a coronare il sogno di riuscire a qualificare uno dei suoi atleti ai campionati mondiali in Australia.

Lo ricorderanno per sempre tutti i suoi “ragnetti” con le rispettive famiglie e anche se prima di andarsene su altre cime Marco ha voluto, cercato e istruito i suoi successori, Vertigine, Ca’ Marta e tutto il movimento dell’arrampicata sportiva nazionale penseranno sempre a quel “piccolo grande” uomo e maestro che li ha presi per mano e accompagnati su tutte le pareti scalabili.

“A nome dell’intera Amministrazione Comunale – dichiara l’Assessore allo Sport del Comune di Sassuolo Giorgio Barbieri – voglio esprimere le più sentite e sincere condoglianze ai famigliari di Marco ed ai suoi amici. Ho avuto la fortuna di conoscerlo bene, era una persona molto seria ed appassionata di sport, che stava collaborando a trecentosessanta gradi con noi per fare qualcosa di grande nell’arrampicata sportuiva in città. Se n’è andato troppo presto e lascerà un grande vuoto”.

Domani sera, mercoledì 1 dicembre alle 19.30 presso l’Ospedale di Sassuolo si svolgerà il rosario mentre il funerale è previsto per giovedì mattina alle ore 10 nella chiesa di Sant’Antonio in viale San Francesco.

“Ciao MARCO e GRAZIE – è il saluto di Cà Marta – per tutto quello che hai fatto e che sei e per averci insegnato che VERTIGINE non è paura di cadere ma voglia di volare”.