Gli autobus di Modena come la metropolitana: se non paghi non sali. E’ questa la nuova misura di contrasto all’evasione attuata da ATCM, attiva da oggi sulla linea urbana n°8 in via sperimentale per tre mesi. I primi autobus equipaggiati con tornelli meccanici, che impediscono la salita a bordo di chi è sprovvisto di biglietto o abbonamento, sono infatti entrati in servizio questa mattina: ATCM è la prima azienda di trasporto pubblico dell’Emilia Romagna – ed una tra le poche in Italia – ad attivare questa sperimentazione, finalizzata a rendere sempre più difficile la vita dei viaggiatori abusivi.

Analoghe esperienze sono state già avviate con successo a Roma e Milano ma con modalità operative differenti:nella capitale e nel capoluogo lombardo, infatti, i tornelli sono stati montati solo su alcune linee extraurbane poco trafficate per limitare rischi e ritardi. A Modena, invece, si è deciso di testare questo dispositivo su una linea urbana dall’affluenza non particolarmente elevata e con livelli di carico piuttosto uniformi per tutta la giornata.

In questo modo il test risulterà più significativo, sarà più agevole misurare l’impatto dei tornelli sui tempi di incarrozzamento dei passeggeri e si eviterà di creare eccessivi disagi all’utenza. Trascorsi i primi tre mesi di prova, se i risultati saranno positivi i tornelli compariranno progressivamente anche su altre linee urbane ed extraurbane.

COME FUNZIONANO I TORNELLI

Il dispositivo montato sui bus in servizio sulla linea 8 è costituito da due bracci meccanici azionati dall’impianto di bigliettazione. Su ogni mezzo sono installati due tornelli: il primo è posizionato in prossimità della porta anteriore (unico punto di salita), mentre il secondo è posto in corrispondenza della porta centrale (unico punto di discesa). Quando il passeggero sale a bordo il cancelletto è in posizione chiusa e blocca l’accesso al corridoio centrale. Per sbloccarlo è sufficiente passare sulle convalidatrici l’abbonamento o il biglietto acquistato a terra. Se il viaggiatore è in regola – o se acquista il biglietto direttamente dall’emettitrice automatica di bordo – sul tornello si accende una luce verde e i bracci si aprono per circa 5 secondi consentendo l’accesso al corridoio centrale del bus; se l’utente non possiede un titolo di viaggio valido, il cancelletto resta chiuso, sul display siaccende una luce rossa e viene emesso un breve allarme sonoro. Il tornello è comunque sempre sbloccabile manualmente da parte dell’autista, in caso di emergenza o qualora lo richiedano esigenze legate alla sicurezza dei passeggeri. Anche per scendere dalla porta centrale è necessario passare attraverso un tornello, ma in questo caso l’azionamento avviene semplicemente spingendo i bracci nella direzione di discesa. Il doppio passaggio in salita e in discesa consente di monitorare i dati di carico e di scarico del bus, per rilevare eventuali anomalie. Il tornello posto in corrispondenza dell’uscita, inoltre, impedisce la salita dalla porta centrale poiché è sbloccabile solo nel senso della discesa.

Trattandosi di una novità particolarmente rilevante, per informare ed assistere gli utenti sul corretto utilizzo dei tornelli per diversi giorni a bordo degli autobus saranno presenti squadre composte da personale ATCM appositamente formato. Anche gli autisti in serviziosulla linea 8 hanno ricevuto un’adeguata preparazione, sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici sia per l’approccio all’utenza. A regime saranno 10 i mezzi equipaggiati con le postazioni “anti-portoghesi”: per allestirli ATCM ha investito circa 70mila euro, tra costi di acquisto, montaggio, collaudo dei tornelli e costo della formazione del personale.

“L’installazione dei tornelli rappresenta un ulteriore tassello nella strategia di lotta all’evasione portata avanti dall’azienda” commenta Claudio Ferrari, Amministratore Delegato di ATCM. “Il contrasto al fenomeno dei portoghesi – prosegue Ferrari – è un obiettivo strategico che intendiamo perseguire senza sosta, come dimostrano i dati-record relativi alle multe emesse quest’anno: i verbali emessi da gennaio a novembre 2010 sono stati 19.080, ovvero oltre tre volte quelli dello stesso periodo 2009 (pari a 6.243). Questi risultati sono il frutto di un’intensa attività che ATCM sta portando avanti dall’inizio dell’anno, e che sta portando benefici tangibili sia sul piano economico sia come gradimento da parte dell’utenza”.

L’operazione di controlli a tappeto, denominata “Bus Qualità”, ha portato alla creazione diuna nuova struttura aziendale dedicata alla pianificazione ed alla supervisione della verifica, con la riorganizzazione di tutte le fasi operative e l’aumento del personale addetto permanentemente ai controlli sulla regolarità di biglietti ed abbonamenti.

Dal mese di settembre, inoltre, sono operativi 70 nuovi verificatori volontari, ovvero persone già in forza ad ATCM (autisti, impiegati, personale tecnico) che impiegano le ore di straordinario effettuando controlli su autobus e corriere. L’ampliamento del numero di verificatori “permanenti” e l’alta adesione del personale aziendale all’attività di verifica volontaria hanno portato a questi importanti risultati, che ora potranno ricevere un nuovo sostegno dall’introduzione dei tornelli a bordo.