E’ stato sottoscritto questa mattina, a Palazzo Allende, il verbale di consegna dall’Anas alla Provincia di Reggio Emilia della Pedemontana, la Variante alla ex Statale 467, nel tratto tra Scandiano e Casalgrande, più precisamente tra Chiozza e lo Scalo di Dinazzano. Si tratta di 5,5 chilometri di strada, realizzati da Anas con una spesa di 23,5 milioni di euro, che completano l’importante asse della Pedemontana e portano a 1.000 i chilometri di strade gestiti direttamente dalla Provincia di Reggio Emilia. Il verbale di consegna è stato sottoscritto dalla presidente della Provincia Sonia Masini, dall’assessore alle Infrastrutture Alfredo Gennari, dal capo Compartimento Anas di Bologna Lelio Russo e dai sindaci di Scandiano e Casalgrande, Alessio Mammi ed Andrea Rossi, presenti anche la dirigente area tecnica Nuove costruzioni e realizzazioni di Anas Gabriella Manginelli, il direttore dei lavori Giulio Broccoli ed il direttore operativo Alfredo Cozzi.

Con il passaggio ufficiale ora la Provincia – con 1,5 milioni di fondi trasferiti da Anas in base all’Accordo di programma del 5 novembre scorso – potrà provvedere ad appaltare la realizzazione di barriere fono-assorbenti ed opere di mitigazione ambientale: la consegna dei lavori è già prevista per il 23 dicembre, pertanto da gennaio potranno partire i cantieri e, contestualmente, potrà essere aperto al traffico quest’ultimo tratto di Pedemontana.

“Finalmente è stata ultimata un’opera attesa da tempo e importante per liberare dal traffico i centri abitati, consentire ai reggiani di viaggiare in sicurezza ed alle imprese di poter contare su servizi migliori”, ha detto la presidente della Provincia, Sonia Masini, ricordando “come il gap infrastrutturale del nostro territorio dal Duemila in avanti, grazie anche alle opere connesse all’Alta velocità ed al nuovo casello autostradale Terre di Canossa-Campegine, si sia notevolmente ridotto”. “Nell’ambito della bretella Campogalliano-Sassuolo avremo anche la Tangenziale di Rubiera, quindi ora restano solo i nodi importanti rappresentati dalla Statale 63 e dalla Via Emilia – ha aggiunto Sonia Masini – Per entrambi, anche questa mattina, ci siamo confrontati con Anas: sulla Ss 63, dal 2011 al 2014, avremo diversi cantieri, per quanto riguarda la Via Emilia ci stiamo rapportando anche con Autostrade per l’Italia e Regione”.

Sulla caratteristiche dell’ultimo tratto di Pedemontana si è soffermato il capo Compartimento Anas di Bologna Lelio Russo: “I lavori sono iniziati nel 2003 e hanno comportato un investimento di 23,5 milioni – ha detto – La Variante è lunga 5,5 chilometri, larga 10,5 metri, prevede svincoli a rotatoria a Chiozza, Ventoso, Obersetto, Ripa ed alla zona industriale della Casalgrande-Padana, un sottopasso di accesso allo Scalo di Dinazzano, due ponti sul rio Fontana e sul rio Riazzone nonché una galleria artificiale di 414 metri che sottopassa il centro abitato di Casalgrande, la Sp 467R e la strada comunale via Moro-via Liberazione”.

“Con la Pedemontana la Provincia si trova ora a gestire direttamente, dopo la regionalizzazione avviata nel Duemila, una rete stradale di ben mille chilometri, fondamentale per il nostro territorio”, ha sottolineato l’assessore Alfredo Gennari.

Soddisfazione per il completamento della Pedemontana è stata espressa dai sindaci di Scandiano e Casalgrande, Alessio Mammi ed Andrea Rossi. “Per Scandiano è un momento storico per l’importanza di questa infrastruttura ed anche per il tempo passato da quando se ne iniziò a parlare, basti pensare che io non ero ancora nato – ha detto Mammi – La Pedemontana è fondamentale non solo per la sicurezza e gli spostamenti dei cittadini, ma anche per la competitività di tutto il distretto ceramico”. Sui vantaggi sotto il profilo della qualità urbana ha insistito anche il sindaco Rossi: “Casalgrande alta e Casalgrande bassa sono storicamente divise dalla Pedemontana e dalla ferrovia, ma ora queste due cesoie, grazie alla galleria e a due sottopassi, saranno finalmente eliminate”.