Trovare la quadratura del cerchio tra un regalo utile, bello e che dia sostanza allo spirito natalizio che ci porta ad essere particolarmente attenti a chi è meno fortunato? Una possibile risposta la si può trovare grazie alla mostra “Anatomia di un paesaggio, arte e solidarietà per un futuro migliore”, allestita all’interno dell’Ospedale di Sassuolo.Un’esposizione suggestiva, con una finalità del tutto peculiare che unisce in modo virtuoso arte e solidarietà. Ventotto opere in tutto, che resteranno esposte sino al 6 di febbraio del 2011, realizzate da tre artisti, Raffaella Poletti, Martino Ferri e Giuliano Soragni e che possono essere acquistate con la possibilità, con un solo gesto, di ottenere due risultati importanti. Portarsi a casa un’opera e contribuire al fondo di solidarietà del Comune di Sassuolo, destinato ad aiutare le famiglie in difficoltà a causa del difficile momento che sta attraversando l’economia.

“Una mostra in cui arte e solidarietà s’intrecciano e uniscono quei valori che sanno toccare la sensibilità più profonda di ciascuno di noi dando vita ad un percorso intimo e personale. Questo è “Anatomia di un paesaggio – Arte e solidarietà insieme per un futuro migliore”, un viaggio individuale che si sviluppa attraverso la maestria di tre artisti che ci prestano il loro originalissimo sguardo e ci aiutano a osservare con occhi diversi dentro e fuori di noi, invitandoci alla riflessione. Sono convinto che anche in questo caso l’amore per il bello e la generosità dei sassolesi, ci permetteranno di centrare l’obiettivo” ricorda Enrico Contini, presidente di Ospedale Sassuolo S.p.a..

Prosegue così una tradizione ormai consolidata, che sin dall’inaugurazione connota l’Ospedale di Sassuolo, grazie al progetto VolontariArte, l’Ospedale di Sassuolo per l’Arte e il Volontariato. Uno sforzo costante per rendere un luogo di cura sempre più accogliente, attento al paziente, ma anche in grado di offrire una naturale partecipazione di pubblico e con l’obiettivo di aiutare il mondo del volontariato locale.

Per consentire a tutti di ammirare le opere, i ventotto quadri sono stati inseriti anche in una gradevole gallery che può essere sfogliata collegandosi all’indirizzo internet http://www.volontariarte.it/Arteesolidariet.htm. Si ricorda, infine, che si potranno acquistare contattando Volontariarte dal Lunedì al Venerdì al numero 335-7944659 o chiedendo informazioni via mail all’indirizzo l.bagnoli@ospedalesassuolo.it.

Gli artisti che espongono

Raffaella Poletti

Nata a Bondeno (Fe) nel 1955, vive e lavora a Sassuolo. Ha frequentato per oltre venti anni il laboratorio di pittura dell’Università del tempo libero di Fiorano (Mo) diretto dalla pittrice modenese Francesca Akampita Mazzacurati. Nel suo percorso artistico ha sperimentato varie tecniche, partendo da una pittura prettamente figurativa sino ad arrivare negli ultimi anni ad una sintesi d’impostazione astratta, dove comunque le reminiscenze della figura ben si sposano con le atmosfere più rarefatte della pittura informale, attraverso l’uso di vari materiali come il gesso, le colle , la sabbia, le garze ed i colori acrilici. Nel 2005 ha dato vita con altri artisti all’Associazione Arterie di Fiorano. Numerose le partecipazioni a mostre collettive e personali, tra le cui ricordiamo quelle del Castello di Spezzano, del Palazzo Ducale di Pavullo, della sala del Paradisino di Modena e della Galleria d’Arte Moderna di Sassuolo.

Martino Ferri

Nato a Maranello (Mo) nel 39, vive e lavora a Spezzano di Fiorano (Mo). Pittore di paesaggi, dotato di una grande capacità di dosare sapientemente il colore, Ferri è riuscito nel tempo ad interpretare la figurazione del paesaggio sempre con doti semplici, ma molto incisive. Nei suoi paesaggi, nulla è banale e le atmosfere che si respirano ci rimandano a un tempo ormai lontano, dove tutto aveva un’anima e l’uomo era un tutt’uno con la natura.

Negli anni Ferri ha dimostrato grande capacità di celarsi dentro i suoi paesaggi attraverso varie tecniche e linguaggi passando dal figurativo più classico, per giungere a una pittura astratto-impressionistica dove la materia e i colori la fanno da padroni sulla figura senza comunque mai avere palesi perplessità rispetto a ciò che da sempre è stato il suo linguaggio pittorico.

Presente in numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero, ha vinto vari premi in concorsi di pittura, recentemente ha esposto in una mostra personale al Castello di Spezzano con grande successo di critica e di mercato.

Giuliano Soragni

Nato a Maranello (Mo) nel 48, vive e lavora a Casinalbo (Mo). Pittore surrealista, si forma negli anni attraverso un grande impegno nella ricerca di quelle atmosfere che da sempre contraddistinguano la pittura onirica, fatta di grande simbologia e dell’uso sapiente del colore. La sua è una pittura che, pur rifacendosi alle lezioni del Surrealismo (numerosi i riferimenti alla pittura di Max Mazzieri) e della Metafisica (vedi l’uso della simbologia attraverso gli oggetti alla maniera di Giorgio De Chirico), non è mai scontata. Dalle sue opere emerge con forza il legame che unisce l’uomo alla natura e al paesaggio, un paesaggio che acquisisce un anima ed addirittura un “corpo”, così come ben si comprende dai suoi cieli che assumono una dimensione “umana”. Importante la sua presenza nel panorama artistico nazionale e internazionale che lo ha visto protagonista di numerose mostre personali e collettive nelle città di Montecarlo, Luxembourg, Sanremo, Modena, Reggio Emilia, Innsbruck, Vignola (Mo), Lignano Sabbiadoro (Ud).