Non una frana naturale, ma causata ma lavori di scavo non consentiti, probabilmente per creare parcheggi auto a ridosso della montagna, in un’area vicina al torrente Setta e sottoposta a vincolo idrogeologico. La Guardia forestale di San Benedetto Val di Sambro  ha posto sotto sequestro l’area interessata dalla frana che il 15 maggio scorso, nel comune di Vado a Monzuno, provoco’il crollo di una intera palazzina costruita lungo la strada provinciale n. 325 “Val di Setta”, al civico 79. Non ci furono vittime, ma le conseguenze del crollo avrebbero potuto essere ben più gravi: protezione civile e vigili del fuoco sgombrarono l’intera area con relative abitazioni limitrofe a rischio(dal n.civico 75 all’81). Una decina i nuclei familiari costretti per lungo tempo ad alloggiare presso parenti o in strutture ricettive della zona: la circolazione stradale venne chiusa e a breve riaperta, dopo la rimozione del materiale franato sulla carreggiata e il posizionamento di un new jersey per il contenimento del piede della frana.

Chi provocò il crollo – se le accuse saranno confermate – potrebbe ora essere chiamato anche a fornire i risarcimenti per i costosi lavori di intervento. Le denunce fanno riferimento ai reati di procurata frana o valanga, crollo di costruzione e disastro colposo, nonchè a vario titolo di altre violazioni di normative urbanistiche e ambientali.