Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi del 23 dicembre scorso è stata presentata dalla consigliera Pd Maria Grazia Lugli un’interrogazione riguardante il conferimento dei rifiuti differenziati e le sanzioni per chi attua comportamenti scorretti, a cui ha dato risposta l’assessore all’Ambiente Simone Tosi. “In data 18 novembre, in zona via Parigi, è stata assegnata una contravvenzione di 104 euro ad un cittadino per un supposto comportamento scorretto nei confronti dell’ambiente. Il cittadino – ha detto Lugli – aveva raccolto in un sacco le foglie dal giardino e le aveva portate vicino ai cassonetti per vedere dove conferirli. In particolare il sacco era appoggiato vicino al cassonetto dell’indifferenziato. Prima che decidesse come fare, un vicino ha chiamato i vigili segnalando il comportamento scorretto ed è stata data la contravvenzione. La zona fa parte del progetto porta a porta, per cui il cittadino doveva solamente tenere a casa il sacco di foglie e attenderne il ritiro. Ma ha poi deciso di portare il sacco stesso nella centralina della raccolta differenziata. Ha infine chiesto inutilmente ai vigili di cancellare la contravvenzione. Ora, visto il buon esito della campagna porta a porta e il palese impegno dei cittadini di Carpi a decretarne il successo chiedo se vi sono persone preposte al controllo del corretto conferimento dei rifiuti e quante contravvenzioni vengono assegnate mensilmente per comportamenti scorretti in questo campo”.

“Credo sia opportuno precisare che al Comando della Polizia municipale – ha risposto Tosi – risulta una sanzione data ad un cittadino in via Parigi, e dalla relazione di sevizio del Corpo si evince che la vicenda abbia dei risvolti diversi rispetto a quelli contenuti nella interrogazione; sempre che si faccia riferimento alla medesima persona ovviamente, ma la via e la sanzione è talmente caratterizzante che dubito che ci possa incorrere in un equivoco. In data 4 novembre alle ore 15.10 veniva inviata dal Comando una pattuglia della polizia locale, chiamata da un cittadino che tratteneva un altro cittadino che stava versando nel bidone della raccolta differenziata per la plastica del fogliame. La Polizia municipale verificò che l’intero cassonetto era stato riempito fino all’orlo da foglie da parte del cittadino che aveva ancora tra le mani due sacchi pieni. Il cittadino dopo essere stato inviato a ripulire il cassonetto, ha ricevuto una sanzione per aver violato l’articolo 20.c 1 punto III del regolamento di ATO.Quindi non corrisponde al vero che il cittadino sanzionato aveva semplicemente appoggiato un sacco di foglie a fianco del bidone per la raccolta differenziata della plastica, ma piuttosto che aveva riempito in modo cospicuo il medesimo cassonetto con fogliame. Nello svolgere il controllo affinché gli utenti recepiscano quanto imposto dalle disposizioni ed evitare il mancato rispetto delle norme, e non per ultimo per mantenere condizioni di decoro, igiene e sicurezza oltre che risparmio in termini di servizio ed inquinamento ambientale, si precisa che vi sono persone preposte a tale sorveglianza incaricate da Aimag e dal Comune (per la verifica sul corretto conferimento ed idonea separazione dei rifiuti): sono le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) che hanno sottoscritto una convenzione con il nostro Comune proprio per verificare ciò, mentre alla Polizia Municipale compete la vigilanza circa il corretto deposito dei rifiuti nei contenitori dedicati, l’evitare l’abbandono di rifiuti sul suolo pubblico, l’evitare la creazione di zone abusive di deposito di rifiuti ingombranti, pericolosi o tossici (specialmente nelle aree incolte o di campagna), la cernita tra i rifiuti depositati all’interno dei contenitori ed altre fattispecie previste nel regolamento ATO. Nell’ambito di queste competenze la Polizia Municipale svolge giornalmente, nel presidiare il territorio, azioni tese a prevenire e reprimere i comportamenti scorretti oppure, come nel caso in esame, a seguito di richieste d’intervento scaturite dalla attenzione e dalla sensibilità di cittadini. Fino ad oggi nel 2010 sono state elevate 21 sanzioni a carico di chi ha commesso violazioni in tema di rifiuti (al regolamento ATO e a quello di Polizia Urbana). Ricordo che sul non corretto conferimento dei rifiuti nelle zone dove funziona la raccolta porta a porta è interesse di questa amministrazione usare la sanzione solo come extrema ratio. Infatti nelle procedure di segnalazione di rifiuti conferiti in modo errato ricordo che esse prevedono: ad un primo conferimento errato l’operatore di AIMAG non ritira il rifiuto e lascia un avviso che segnala la non conformità del rifiuto. Ad un successivo passaggio, se si dovesse riscontrare nuovamente un conferimento errato, si continua a non ritirare il rifiuto: si procederà ad un servizio apposito che sarà poi fatturato direttamente al cittadino. Vengono poi avvisate le GEV che compiono un sopralluogo ed una visita al cittadino che continua a non conferire in modo corretto, dandogli tutte le informazioni dettagliate su come devono essere conferiti i rifiuti nelle zone dove si effettua la raccolta porta a porta. Se il comportamento del cittadino non dovesse mutare le GEV procederanno allora alla emissione di una sanzione. Come si può capire – ha concluso Tosi – il sistema non ha l’obiettivo di sanzionare chi sbaglia, ma di intervenire per far modificare i comportamenti errati e di sanzionare solo chi persevera in modo continuativo a conferire i rifiuti in modo errato”.

La consigliera Lugli si è detta soddisfatta della risposta dell’assessore Tosi, anche se a suo parere le date dell’intervento della Polizia municipale non coincidevano con quelle del fatto da lei riferito.