Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi del 23 dicembre scorso è stata presentata dalla consigliera Pd Deanna Bulgarelli un’interrogazione sull’emergenza alluvioni a cui ha dato risposta l’assessore alla Protezione Civile Carmelo Alberto D’Addese.

“Considerando che il clima nelle nostre zone sta subendo delle trasformazioni e che le precipitazioni assumono sempre più caratteristiche ‘tropicali’ con grandi quantità di rovesci d’acqua in poco tempo; appurato che nel dicembre dell’anno scorso scorso e nel marzo di quest’anno abbiamo affrontato delle vere e proprie emergenze anche sul nostro territorio con limiti di piena dei fiumi Secchia e Panaro mai raggiunti negli ultimi 10 anni; considerato che a seguito di richieste di interventi strutturali di sistemazione delle arginature del bacino del Po, comprendenti anche gli affluenti Secchia e Panaro, sono stati erogati finanziamenti nazionali ed europei (fondi FAS) e che gli interventi previsti per i nostri due fiumi riguardavano innanzitutto l’innalzamento di parte delle arginature; constatato che questi fondi pare siano stati poi dirottati dal Governo a sistemare i bilanci di comuni siciliani (come ad esempio Catania), mettendo in luce il vero concetto di federalismo alla rovescia che questo governo appoggiato da una importante forza politica che di questi temi fa la sua battaglia politica, si chiede al Sindaco a quanto ammontavano le risorse destinate a Secchia e Panaro; se corrisponda al vero la loro nuova collocazione non più sul bacino del Po ma in Sicilia; come si pensa si poter intervenire per la sistemazione delle arginature; che opinione si è fatto il Sindaco in merito”.

“Relativamente agli stanziamenti economici per la messa in sicurezza dei Fiumi Secchia e Panaro – ha detto D’Addese – per quanto riguarda il percorso tecnico-amministrativo che ha consentito la realizzazione di alcuni interventi da parte di AIPO (Agenzia Interregionale per il Fiume Po), che ha la competenza anche sui fiumi Secchia e Panaro, si è proceduto nel modo seguente: in data 4 gennaio 2010 la Regione ha chiesto al Governo lo ‘Stato di emergenza’ per gli eventi meteorologici eccezionali che hanno colpito nel periodo 21-27 dicembre 2009 le province di Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Ferrara e il Comune di Dovadola. In data 11 giugno 2010 il Presidente della Regione in qualità di Commissario delegato in attuazione all’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 febbraio, ha approvato il Piano Regionale degli interventi di Protezione Civile per gli eccezionali eventi meteorologici di dicembre 2009/gennaio 2010. Per la Provincia di Modena era previsto uno stanziamento di 300.000 euro. Questo importo è poi stato integrato con il Decreto del Presidente della Regione n.226 del 18 ottobre scorso. La situazione attuale è la seguente: AIPO sta ultimando gli interventi previsti dall’ordinanza del 19 febbraio, che riguardano principalmente il rialzo della sommità delle arginature al fine di garantire un adeguato franco in tratto interessato riguardante le sponde destra e sinistra del Fiume Secchia dalle origini delle arginature fino ai confini del territorio di Concordia, quindi anche la parte relativa al territorio carpigiano. La competenza delle arginature e dell’alveo del fiume Secchia è di AIPO, al Comune di Carpi come Protezione Civile la competenza è invece quella sul reticolo idrico secondario e le azioni in caso di emergenza”.