Da quasi due mesi l’ospedale di Finale non può garantire le mammografie a causa di un guasto che ha reso inutilizzabile il macchinario. E così le tante donne che avevano prenotato il servizio si sono viste costrette a fare ricorso ad altre strutture ospedaliere della zona con ovvi disagi, soprattutto per coloro che non sono automunite.

L’Amministrazione comunale di Finale Emilia si era già interessata del problema, sentendosi però rispondere dall’Ausl che l’intervento di riparazione non era programmato in quanto si attendeva l’acquisto di un nuovo mammografo da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, che lo avrebbe poi donato all’ospedale di Mirandola. Il vecchio apparecchio ospitato a Mirandola sarebbe quindi stato trasferito a Finale, evitando così la riparazione di quello inutilizzabile. I tempi di acquisto sono però tuttora incerti e così l’Amministrazione comunale finalese ha scelto di utilizzare propri fondi per ripristinare il servizio sanitario.

“E’ encomiabile che la Fondazione si faccia carico dell’acquisto di un macchinario ormai indispensabile – spiega il sindaco Raimondo Soragni – ma allo stesso tempo, come Comune, non possiamo attendere oltre. Da quasi due mesi le donne di Finale sono costrette ad eseguire mammografie altrove e non ci sembrava corretto prolungare questo disagio. Così, appena abbiamo appreso delle lungaggini, si è deciso di intervenire. Pagheremo noi la riparazione del mammografo e l’intervento garantirà due vantaggi: in primis l’immediata ripresa del servizio a Finale e poi la possibilità di rivendere il macchinario integro quando arriverà nel nostro ospedale quello di Mirandola. Non nego però una certa delusione per la scelta dell’Ausl di non intervenire anche perché il costo della manutenzione è irrisorio per una grande azienda sanitaria”.

La riparazione costerà al Comune 6.933 euro, comprensivi di Iva e già da domani (mercoledì 5 gennaio) il mammografo sarà di nuovo operativo nell’ospedale di Finale.