Furti e rapine non vanno in vacanza, e i modenesi lo sanno bene, lo vediamo dagli articoli dei giornali. Se la sinistra comincia a capire che non era solo percezione, siamo già un passo avanti rispetto a qualche tempo fa, quando i cittadini erano sognatori che immaginavano pericoli dove non c’erano.

Se poi si confronta lo stato delle cose, con i dati demografici diffusi in questi giorni, i dati della presenza di stranieri sul territorio, e dentro il nostro penitenziario cittadino, il legame fra aumento della delinquenza e i flussi migratori è chiara. Non significa colpevolizzare lo straniero, ma tenere conto che tanto quanto aumento il flusso dei regolari, ci sarà un aumento anche di coloro che hanno altre intenzioni.

In questi anni troppo spesso i nostri amministratori hanno mandato messaggi chiari ma nella direzione sbagliata: arrivare a Modena per molti immigrati era un modo per trovare sostegno, senza che fosse chiesto nulla in cambio. Questo ha aperto le porte anche a chi non aveva nessuna intenzione di regolarizzarsi, di cercare un lavoro.

Il costo sociale di questa logica rischia di essere pesante: una minaccia alla coesione che invece andrebbe combattuta con messaggi opposti. Se contribuisci al benessere della nostra società, se ti comporti bene, se entri nel tessuto sociale, allora l’accesso al welfare, alle prestazioni sociali, sarà più facile. Questa è parità di diritti, di fronte a parità di doveri. Ed è un messaggio chiaro nella direzione giusta.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)