La cosiddetta rivoluzione dei gelsomini in Tunisia è partita da un gesto disperato, allorché il 17 dicembre scorso un giovane ambulante si diede fuoco per protesta; un gesto che rappresenta lo stato di esasperazione prodotto dalle ingiustizie dell’ex Presidente Ben Ali. Quel gesto e quella ribellione hanno dimostrato al mondo la sofferenza del popolo tunisino e in particolare dei giovani. I Giovani Democratici di Carpi sostengono la protesta del popolo, e soprattutto dei giovani, tunisini. Una protesta fatta dai giovani e per i giovani, volta a fare “abdicare” dopo 23 anni un ”imperatore” che, spacciandosi come leader democratico, ha affossato il Paese dove oggi, anche chi ha studiato e si è laureato, non ha nessuna possibilità di trovare lavoro. Un potere che ha rubato il futuro a giovani studenti e lavoratori.

È una protesta genuina, partita da chi è esasperato da anni di ingiustizie e sopraffazioni e ha avuto il coraggio di ribellarsi per cercare la via della libertà e della democrazia.

In queste ore occorre sostenere con fiducia la transizione, e noi Giovani Democratici diamo il nostro pieno e incondizionato appoggio alle forze democratiche che Ben Alì contrastava, appoggiando la voglia di libertà e democrazia del popolo tunisino, che ora si aspetta che il governo di transizione spiani la strada alle elezioni democratiche.

Viva la Tunisia, viva i giovani tunisini, del mondo e del futuro.