Saranno sbloccati già nei prossimi giorni i 24 milioni di euro della seconda tranche di finanziamento per l’eccezionale ondata di maltempo che tra fine dicembre 2009 e inizio gennaio 2010 ha colpito tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, in particolare i nodi idraulici di Modena e Bologna, ma anche le aree costiere e appenniniche, e per la quale era stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Lo ha annunciato oggi il prefetto Franco Gabrielli responsabile del Dipartimento nazionale di protezione civile, a Bologna per la consegna alla Regione Emilia-Romagna della medaglia d’oro per l’impegno profuso durante l’emergenza terremoto in Abruzzo. “Una conferma importante – ha detto l’assessore regionale alla sicurezza territoriale Paola Gazzolo – siamo pronti ad utilizzare queste risorse rapidamente perché i piani di intervento sono in fase di avanzata elaborazione. “

Al centro dell’incontro la necessità di un’azione comune per un rapido ripristino delle risorse per il settore, a partire da quelle del Fondo regionale di protezione civile (azzerate dal 2009 e che garantivano all’Emilia-Romagna 9 milioni di euro all’anno per le emergenze regionali), ma, anche il rafforzamento, in un quadro di risorse comunque calanti, dei rapporti istituzionali ed operativi tra Regioni e Dipartimento nazionale.

“Ho iniziato questo viaggio nelle Regioni – ha detto Gabrielli – partendo da un incontro con il presidente Errani nella sua veste di Presidente della Conferenza delle Regioni, con l’obiettivo di rendere ancora più saldo il rapporto di collaborazione che esiste tra Dipartimento di protezione civile e le realtà regionali”, mentre il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli ha illustrato la proposta da parte dell’Emilia-Romagna di definire un “pacchetto” condiviso di obiettivi. “Idee e progetti di collaborazione – ha detto – che vanno oltre il tema pur importante delle risorse per rilanciare insieme alle altre Regioni e al Dipartimento il lavoro di prevenzione sul territorio nazionale”.

Tra i temi affrontati, nell’incontro cui ha partecipato anche il direttore dell’Agenzia regionale di portezione civile Demetrio Egidi, anche quello della necessità di sbloccare le risorse del recente Accordo di programma tra Regione e Ministero dell’ambiente, congelate dal patto di stabilità: 154 milioni (64 dalla Regione e 90 dal Ministero) per decine di interventi sui versanti idraulici in tutte le province emiliano-romagnole.

Altro tema in discussione quello del rifinanziamento della Colonna mobile nazionale e delle singole Colonne mobili regionali e la messa a punto di un progetto interregionale per le emergenze del fiume Po con il coinvolgimento di Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto e la “regia” del Dipartimento nazionale di protezione civile.