Lo squallido e triste spettacolo offerto ogni giorno dal nostro Presidente del Consiglio e dalle notti di Arcore non è di fatto che la punta di un iceberg. Un iceberg immenso costruito da anni di berlusconismo trionfante, di mercificazione del femminile, di riduzione a oggetto dei corpi delle donne. Chi oggi riduce questo lungo e distruttivo processo a un caso singolo o addirittura si scaglia contro un ‘eccesso di moralismo’ non si rende conto che l’Italia sta perdendo, in pochi anni, decenni di battaglie per la liberazione delle donne dal loro status di subordinazione rispetto all’uomo. Non c’è e non ci può esserci nessuna democrazia e nessuna giustizia sociale senza piena parità di genere e senza ridare dignità alle donne, umiliate e offese dai comportamenti di un Capo del Governo che si pone a modello di tutti gli stereotipi più triti e infausti del machismo mediterraneo.

Oggi è il momento di dire basta. Per questo il 13 febbraio Sinistra Ecologia e Libertà Bologna aderisce, con forza, a “Se non ora, quando” giornata di mobilitazione che deve essere non la conclusione, ma l’inizio di una protesta e di una ribellione contro quella ‘società degli uomini’ che vuole ridurre i soggetti, specie quelli discriminati (donne, omosessuali, migranti), a cose che si possono comprare e che valgono finché il padrone di turno ne trae piacere. Una protesta e una ribellione contro questa sessualità malata e infelice che vede nell’educazione sessuale una minaccia e nella compra/vendita dei corpi una forma, delirante, di affermazione personale.

È necessario restituire il giusto rispetto alle donne e questa mobilitazione è solo l’inizio.

(SEL Bologna)