M.P., l’uomo 48enne originario di Palermo che nel primo pomeriggio ha ucciso la moglie – I.A., 32 anni – e il figlioletto – R.P., 2 anni compiuti lo scorso mese –  nell’area garage di un edificio alla periferia di Bologna, era già stato arrestato lo scorso ottobre per stalking nei confronti della donna. L’arresto non era stato convalidato ma l’uomo aveva ricevuto un provvedimento con l’obbligo di non avvicinare la donna,  marocchina.Quanto è emerso dalla ricostruzione della polizia, rafforza il quadro della complicata separazione fra i due che, fin dai primi accertamenti, è subito emersa come probabile movente della strage familiare. L’allarme al 113 è giunto verso le 13. Madre e bimbo sono stati trovati dagli agenti nell’auto, nella parte comune dei box, l’uomo a qualche metro di distanza; la pistola era vicina al suo corpo.

L’abitazione teatro della tragedia è la casa dove la famiglia viveva prima della separazione. Attualmente, infatti, donna e bimbo, seguiti dai servizi sociali, avevano trovato ospitalità in una struttura protetta.