Ancora una volta in questi giorni circolano informazioni sui nidi d’infanzia che danno per scontate e assunte decisioni che nella maggior parte dei casi sono analisi e valutazioni propedeutiche all’assunzione di decisioni. In particolare ci si riferisce alle presunte decisioni di chiusura di alcuni nidi quali Marsili, Coccheri e altri.

Quello che c’è di già deciso al riguardo è un programma triennale (da piano degli investimenti) per la riqualificazione di alcune strutture che ospitano i servizi educativi, quali appunto il nido Marsili e il nido Coccheri citati, ma anche Roselle, Allende e altri, su cui peraltro da tempo si sta discutendo.

La ristrutturazione di un nido richiede tempo e risorse, pertanto si inserisce inevitabilmente in un discorso più complessivo di programmazione dell’offerta dei servizi per i prossimi anni. E’ appunto in tale ambito che si stanno facendo tutte le possibili valutazioni con un obiettivo prioritario che è quello di mantenere il livello dell’offerta complessiva, nonostante le note difficoltà finanziarie che anche il Comune di Bologna sta attraversando nel 2011.

Peraltro è singolare come di tutte le valutazioni in ambito di programmazione siano enfatizzate sempre e solo quelle che piacciono meno, mai quelle positive anche di aumento dell’offerta; per citarne alcune: i circa 30 posti in più dei nidi Betti/Alvisi, una sezione aggiuntiva al nido Patini oppure l’apertura di un nuovo nido aziendale del Giovanni XXIII e il nido aziendale della Regione.

Comprendiamo bene che si tratta di questioni molto delicate, in quanto laddove si ipotizzano chiusure, se pure temporanee e con un obiettivo di riqualificazione degli spazi, occorre valutare da un lato l’impatto sulla continuità educativa dei bambini frequentanti quei servizi e dall’altro il mantenimento dei livelli quantitativi dell’offerta. E tutto ciò non può prescindere da un confronto con tutti gli attori coinvolti, genitori in primo luogo, ed il cui esito costituisce uno degli elementi più importanti per assumere una decisione.

E’ anche vero tuttavia che prima di avviare un confronto di questo tipo occorre avere tutti gli elementi a disposizione; ed è una prerogativa e dovere dell’Amministrazione istruire la questione e raccogliere tutti glielementi necessari, che è appunto quanto gli uffici preposti stanno facendo.

Al momento opportuno sarà nostra cura coinvolgere genitori ed operatori dei servizi, ciascuno per i rispettivi ruoli e competenze.