Il Magistrato Armando Spataro sarà a Concordia lunedì 14 marzo alle ore 21 al Teatro del Popolo per presentare ai cittadini il suo ultimo libro “Ne valeva la pena”. L’incontro pubblico è all’interno di Res Publica, il percorso sulla legalità promosso dall’Amministrazione comunale. Dialoga con l’autore Pierluigi Senatore, caporeddatore centrale di Radio Bruno.

Con il suo libro Armando Spataro ripercorre gli ultimi trent’anni di storia giudiziaria italiana intrecciandola con le indagini svolte nei suoi 34 anni di attività professioinale, da quelle sui brigatisti rossi a quelle sulla ‘ndrangheta trapiantata in Lombardia, per finire con il terrorismo internazionale.

ARMANDO SPATARO è magistrato dal 1975 e ha sempre lavorato alla Procura della Repubblica di Milano, dove dal 2003 è Procuratore Aggiunto ed è Coordinatore del Gruppo specializzato nel settore dell’antiterrorismo. Dal 1998 al 2002 è stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura. Nella sua attività giudiziaria si è occupato di terrorismo interno, di criminalità organizzata e mafia, di terrorismo internazionale.

“È un onore ospitare a Concordia il Magistrato Spataro – afferma l’Assessore alla Cultura Gianni Levratti – perché trasmettere il suo impegno per la giustizia contro le mafie e il terrorismo ci aiuta nel nostro intento di irrobostire gli anticorpi contro l’illegalità. Con il ciclo di iniziative Res Publica – conclude l’Assessore – ospitiamo a Concordia i protagonisti nell’affermazione dei valori di giustizia e legalità, che sono alla base della nostra democrazia”.

Il progetto Res Publica è promosso dal Comune di Concordia in collaborazione con l’Istituto comprensivo “Sergio Neri”, l’Istituto Storico di Modena, la Coop. culturale De Gasperi e l’Associazione Strada Facedno.

Il percorso sulla legalità “Res Publica” si conclude il 25 marzo con l’incontro con Gianluca di Feo, caporeddatore de L’Espresso, che presenta “I Gattopardi”, il libro scritto assieme al magistrato Raffaele Cantone e che illustra gli intrecci tra economia e crimine organizzato.

NE VALEVA LA PENA

Il libro ha come spina dorsale l’inchiesta sul caso Abu Omar, l’imam egiziano che venne sequestrato a Milano il 17 febbraio 2003 dai servizi segreti americani in accordo con esponenti dei servizi italiani. Abu Omar fu poi trasferito al Cairo e lì sottoposto a torture per estorcergli informazioni: come il Parlamento europeo e il Consiglio d’Europa hanno dichiarato, le indagini compiute in Italia lo hanno reso il caso meglio documentato di abusi compiuti in nome della lotta al terrorismo. La vicenda di Abu Omar – di cui troveremo molti retroscena svelati in queste pagine – è una delle tante inchieste svolte da Armando Spataro in 34 anni di attività professionale, dalle indagini sulle brigate rosse e prima linea a quelle sulla ‘ndrangheta trapiantata in Lombardia, per finire con quelle sul terrorismo internazionale. Armando Spataro racconta il suo impegno e quello di tanti altri colleghi a difesa della Costituzione. Una storia popolata di ricordi dolorosi e di facce ambigue, ma anche di persone amate e di esempi luminosi di coerenza, fino al sacrificio della vita.