Per rendere sempre più efficace il raccordo tra gli istituti superiori (in particolare tecnici e professionali ma non solo) e il mondo del lavoro, la Provincia di Bologna, all’interno di un progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ha creato un gruppo composto da associazioni datoriali, sindacali e scuole di cui fanno parte le rappresentanze a livello provinciale di CNA, Confcommercio Imprese per l’Italia, Ascom, IIPLE (Istituto per l’Istruzione Professionale dei Lavoratori Edili) Unindustria, CGIL, CISL, UIL, AsaBo Associazione Scuole Autonome, C.I.Do.S.Pe.L del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna.

Il progetto intende realizzare un’ esperienza di governance provinciale sul rapporto scuola-lavoro coinvolgendo i diversi soggetti interessati.

Nel corso della presentazione dell’iniziativa, avvenuta oggi a palazzo Malvezzi, Giuseppe De Biasi, assessore all’Istruzione, formazione, lavoro ha dichiarato: «Quella che presentiamo oggi è la prima azione ‘pubblica’ e consiste nella realizzazione di un ciclo di seminari/laboratori (chiamati così perché vogliono essere occasioni di scambio e di confronto interattivo) rivolti a tutti gli operatori del sistema produttivo, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sull’importanza del raccordo con la scuola anche alla luce delle novità introdotte dalla recente riforma del sistema di istruzione.

La crisi economica impone un ripensamento da parte dei diversi attori che hanno un ruolo rispetto al futuro della società e soprattutto dei giovani, con il calo generalizzato di risorse, la destrutturazione del mercato del lavoro, l’assenza generale di punti di riferimento.

Noi tutti siamo responsabili del futuro dei nostri giovani. Per fornire loro prospettive e percorsi efficaci e sostenibili dobbiamo creare luoghi in cui realizzare un vero confronto, prendere delle decisioni e intervenire secondo priorità, preferendo la riflessione congiunta e l’accettazione del cambiamento come dato ineliminabile della relazione».