Sono cominciate le trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale della Titan, l’azienda metalmeccanica di Finale Emilia che occupa circa 240 persone. Ne danno notizia i sindacati Fim-Cisl e Uilm-Uil, ricordando che il precedente contratto è scaduto il 31 dicembre scorso. La piattaforma di rivendicazione, approvata dalla rsu a maggioranza e dagli iscritti Fim e Uilm, prevede il miglioramento del sistema delle relazioni industriali, un piano di investimenti per il prossimo triennio, la tutela e crescita della buona occupazione, l’ulteriore sviluppo della formazione professionale, l’aumento della strategia preventiva in materia di salute e sicurezza sul lavoro, una maggiore attenzione allo sviluppo e valorizzazione della professionalità dei lavoratori, interventi in campo sociale (asilo nido aziendale e sanità integrativa).

«La piattaforma che abbiamo presentato all’azienda è di grande spessore e punta a migliorare sensibilmente le condizioni di lavoro di tutti i dipendenti Titan, lasciando fuori dalla trattativa ogni pregiudiziale politica – affermano Alessandro Gamba della Fim e Alberto Zanetti della Uilm – All’azienda chiediamo in particolare di definire un programma triennale di investimenti per ciascuno dei tre stabilimenti italiani (Finale, Crespellano, Jesi), di sostenere l’importanza strategica dello stabilimento di Finale Emilia, di salvaguardare l’occupazione e la capacità produttiva della Titan in Italia».

Per quanto riguarda la parte economica, Fim-Cisl e Uilm-Uil chiedono l’armonizzazione dei trattamenti economici migliorativi tra gli stabilimenti del gruppo (per esempio, Crespellano ha avuto in passato un premio feriale di 900 euro, a fronte dei 486 euro di Finale). Inoltre i sindacati chiedono che il premio per obiettivi sia determinato in 1.800 euro per ciascun lavoratore.