“La città inviolabile, la tabù che non doveva essere tocca dalla furia devastatrice degli Anglo-Americani, ha subito oggi il suo primo bombardamento”. Così Adamo Pedrazzi, nella sua “Cronaca dell’occupazione nazi-fascista di Modena”, descrive il primo attacco alleato alla città, il 14 febbraio 1944. Ai danni provocati dai bombardamenti è dedicato il libro “Modena città aperta”, curato da Meris Bellei e edito dall’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Modena, la biblioteca civica d’arte Luigi Poletti, l’Istituto storico di Modena e il Fotomuseo Panini.

Dal portico del Collegio al Lapidario del Duomo, dal liceo scientifico Tassoni al mattatoio, furono 50 i luoghi di Modena danneggiati dai bombardamenti alleati del 1944 e del 1945. Sotto le bombe morirono 368 persone in città, 1016 in tutta la provincia. Nonostante le richieste delle istituzioni, la città non fu mai dichiarata “aperta” e dovette subire perdite umane e danni notevoli ai monumenti. “Ironia della sorte – scrive ancora la “Cronaca Pedrazzi” – vuole, in molti casi (…) che l’obbiettivo base rimanga salvo ed illeso, mentre quelli che gli stanno vicino e sono innocenti case di civile abitazione, se ne vadano distrutte col sacrificio in più di poveri cittadini inermi ed inoffensivi”.

L’opera dattiloscritta di Pedrazzi è conservata in due copie, una nel fondo Tonini della biblioteca civica d’arte Luigi Poletti e l’altra nelle raccolte dell’Istituto storico di Modena. Pedrazzi, responsabile all’epoca dell’Archivio comunale di Modena e della biblioteca Poletti, curò una descrizione minuta degli eventi bellici dal primo giorno successivo all’armistizio, 9 settembre 1943, al 30 aprile 1945.

Il volume “Modena città aperta: bombardamenti e città nel 65esimo anniversario della Liberazione” (141 pagine con 50 immagini d’epoca in bianco e nero, Editrice Compositori, 12 euro) fa seguito al convegno di studi e alla mostra fotografica organizzati a Modena nel 2010. È curato da Meris Bellei, dirigente responsabile delle biblioteche del Comune di Modena, all’interno della collana “Emilia Romagna Biblioteche Archivi” della Soprintendenza beni librari e documentari. Comprende una mappa dei luoghi di Modena danneggiati e le immagini di un murales realizzato al parco XXII aprile da alcuni giovani graffitari, per commemorare i danni subiti in quel luogo dalla Villa Pentatorri, della quale ora rimane soltanto il settecentesco arco di ingresso.