Servono strategie condivise e programmi sinergici che ridefiniscano il rapporto quotidiano tra gli individui e il loro fabbisogno di mobilità, per contrastare l’incidentalità stradale. L’immobilismo non si può giustificare con la mancanza di risorse. 1 euro speso, per la sicurezza stradale, ne frutta 20 in risparmio di spesa sociale. Con investimenti finalizzati alla sicurezza delle infrastrutture si può evitare 1 decesso su tre.

Questi sono i presupposti del Decennio d’iniziative 2011-2020, indetto dall’ONU, per la sicurezza stradale di cui si fa portavoce anche l’Automobile Club Modena.

Senza interventi mirati si passerà dagli attuali 1,3 milioni di morti e 50 milioni i feriti, ogni anno, agli oltre 2,4 milioni.

Alla tragedia umana, vanno sommati i costi materiali che sfiorano il 3% del PIL mondiale, per un valore di oltre 500 miliardi di dollari americani.

Modena e la sua provincia hanno già risposto a queste sollecitazioni. I dati ISTAT, registrano un calo del 55,17% dei morti nel 2009 rispetto al 2001. Si tratta di un dato molto interessante visto che é meno consistente il calo degli incidenti, solo il 20,96% e la riduzione dei feriti il 21,75%.

Da ciò, si nota che l’Automobile Club Modena é sempre più un punto di riferimento sul territorio, per le varie iniziative sulla sicurezza stradale che trovano – da oggi e per i prossimi 10 anni – un logo universale di riconoscimento: il rombo giallo approvato dall’ONU con la dicitura “Decennio di iniziative per la sicurezza stradale”,