La Fondazione non sa rinnovarsi. Con la nomina di Mussini e Cigarini nel Cda della fondazione Manodori prendo atto della fatica di rinnovamento che evidentemente tormenta non solo i partiti ma anche gli enti. Passano gli anni ma i nomi rimango gli stessi e si allungano i curricula che sono il frutto di autoriproduzioni. Mussini è già stato vicepresidente della Fondazione mentre il pluridirigente Cigarini era già membro del Consiglio generale della Manodori.

Di fronte a questo scenario la politica ha il diritto-dovere di esprimere una valutazione. Questo anche in relazione al ruolo che la Fondazione gioca, in particolare oggi, per il sostegno allo sviluppo del tessuto economico locale.

Una seconda e non meno importate considerazione legata al voto di ieri sera riguarda l’uscita dal board del dottor Guiducci per termine di mandato. Dalla mancata sostituzione di questa figura professionale con un collega viene a mancare competenza in uno dei settori principali della Fondazione. Si è persa l’opportunità di inserire una figura di riferimento e questo non è un bel messaggio per la sanità reggiana.

(Roberto Ferrari, Segretario provinciale Partito Democratico)