Produrre energia rinnovabile per 8.000.000 di kWh annui rispettando un ecosistema complesso come quello di un fiume, riducendo radicalmente impatti visivi e tecnologici: questo è il biglietto da visita della nuova centrale idroelettrica “La Fornace”, costruita – con un investimento da 7 milioni di euro – dal Gruppo Iren nell’omonima frazione del Comune di Baiso in provincia di Reggio Emilia.

La centrale è stata inaugurata oggi alla presenza dell’Assessore regionale all’Ambiente, Sabrina Freda, dell’Assessore all’Ambiente della Provincia di Reggio Emilia, Mirko Tutino e del Sindaco di Baiso, Alberto Ovi,

L’impianto, che ha una potenza di 1 MW e sfrutta il dislivello di 18 metri creato da tre importanti traverse esistenti sul fiume Secchia, è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 6.000 abitanti con un risparmio annuo di emissioni di CO2 per 4.000 tonnellate e di oltre 1.600 Tonnellate Equivalenti Petrolio/anno.

Caratteristica principale della centrale (25,50 metri di lunghezza e 12,50 metri di larghezza) è quella di essere totalmente interrata, così come la condotta forzata e il collegamento tra l’impianto e la rete.

“La centrale di Fornace di Baiso – ha commentato l’Amministratore Delegato di Iren Rinnovabili, Carlo Pasini – coniuga la produzione, il rispetto del territorio e la sua valorizzazione, rendendo l’impianto luogo visitabile e testimonianza concreta di scelte ecocompatibili Un impianto “invisibile” e a “impatto zero” che si inserisce nell’ecosistema esistente e contribuisce anche alla valorizzazione del territorio grazie alla realizzazione di una pista ciclopedonale e ad un piccolo laboratorio sulle energie rinnovabili”.

A tutela della fauna ittica sono stati realizzati appositi passaggi che consentono ai pesci di risalire a valle verso monte, soprattutto nei periodi di riproduzione. Il modello utilizzato è quello definito “a fessure verticali (vertical slot)” modificabile per meglio rispondere alle esigenze della fauna ittica presente.

Parallelamente sono state realizzate opere di salvaguardia idraulica ad una quota superiore (fino a 2,5 metri) rispetto al precedente piano per garantire un importante elemento di protezione da eventuali piene del fiume Secchia.

Infine, a copertura della condotta, è stata realizzata una pista ciclopedonale totalmente illuminata da lampioni alimentati da energia prodotta con pannelli fotovoltaici.

Il percorso naturalistico continua verso la zona del dissabbiatore dove è presente un laboratorio sulle fonti rinnovabili che, grazie a pannelli esplicativi, rende possibile conoscere il funzionamento di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare idroelettriche e fotovoltaiche. Il laboratorio utilizzerà energia solare.

Il progetto “la Fornace” si inserisce nella politica energetica del Gruppo Iren, caratterizzata da una produzione di energia elettrica 100% eco-friendly tra idroelettrico, fotovoltaico e cogenerazione.

I sistemi idroelettrici e fotovoltaici svolgono un ruolo importante in tema di salvaguardia ambientale, in quanto utilizzano una risorsa rinnovabile e pulita. La cogenerazione incrementa significativamente l’efficienza energetica complessiva e un conseguente risparmio energetico e, grazie all’abbinamento alle reti di teleriscaldamento, genera benefici ambientali per la riduzione delle emissioni nei centri urbani interessati.

Il Gruppo Iren è il leader nazionale nel settore del teleriscaldamento con una volumetria di oltre 66 milioni di metri cubi riscaldati, una produzione 2.754 GWh di energia termica nel 2010 distribuita a circa 550.000 abitanti nelle città di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Torino e Genova. Gli stessi impianti hanno prodotto, inoltre, 4.446 GWh di energia elettrica.

L’impegno del Gruppo Iren nelle energie rinnovabili nasce con l’obiettivo di coniugare le esigenze industriali e produttive con le esigenze di valorizzazione e risposta alle problematiche ambientali del territorio.

IREN E IL FOTOVOLTAICO

Si segnalano di seguito alcune significative iniziative di Iren Rinnovabili nel settore del fotovoltaico.

L’iniziativa Raggi&Vantaggi

Il progetto Raggi&Vantaggi è rivolto alle imprese per lo sviluppo e l’utilizzo di sistemi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e rappresenta un’iniziativa concreta per contribuire alla crescita tra le imprese di una “economia verde”, meno impattante e maggiormente competitiva.

Il progetto offre alle imprese un rapporto di collaborazione completo in tutti i passaggi necessari alla scelta di autoprodurre energia elettrica con un impianto fotovoltaico, mettendo in rete, insieme al know how di Iren Rinnovabili, altre risorse presenti del territorio per creare un’offerta che valorizza doppiamente l’economia locale: dal sistema bancario agli specialisti del settore. Ad oggi il progetto Raggi&Vantaggi ha consentito di realizzare più di 40 impianti fotovoltaici per una capacità produttiva installata pari a 2,7 MW.

Le sedi del Gruppo Iren

E’ di 1,1 MW la potenza degli impianti alimentati dall’energia solare che sono stati installati sulle sedi del Gruppo Iren in ambito emiliano (Parma, Piacenza e Reggio Emilia) e che rappresentano un altro filone di intervento finalizzato a rendere produttive le strutture possedute da Iren.

“A scuola con il sole”

Nella collaborazione con le Istituzioni locali, la tecnologia fotovoltaica sta trovando una sua efficace applicazione a servizio del mondo scolastico, attraverso il progetto “A scuola con il sole”. Sono 22 le scuole elementari su cui Iren Rinnovabili, con investimenti propri, ha realizzato impianti di produzione energetica per un totale di 340 kW di potenza installata. Gli impianti consentono alle scuole di usufruire dell’energia elettrica prodotta e istantaneamente consumata a costo zero con un beneficio che, a seconda delle esigenze e delle caratteristiche dell’edificio scolastico, produce una diminuzione della bolletta elettrica dal 30 al 50%.

Totale potenza installata nel fotovoltaico

Gli impianti fotovoltaici complessivamente realizzati da Iren Rinnovabili, con circa 4,2 MW di potenza installata, garantiscono annualmente un risparmio di emissioni di CO2 di oltre 2300 tonnellate e di 863 tonnellate equivalenti di petrolio (TEP).