«Nuovo centro pasti nell’area ex Fratti, è corretto l’operato del sindaco di Sassuolo?». A chiederlo sono i consiglieri regionali di Modena del Pd Stefano Bonaccini, Palma Costi e Luciano Vecchi considerato che «l’amministrazione precedente aveva acquistato l’area con intento di costruirvi una scuola elementare, in coerenza con la destinazione urbanistica e con l’esigenza di riqualificazione del quartiere, procedendo ad un accordo di pianificazione che prevedeva lo spostamento in zona artigianale-industriale della ‘mensa per la refezione’ ubicata in via 28 settembre giudicata non compatibile col contesto residenziale».

La domanda dei consiglieri del PD prende forma attraverso un’Interrogazione alla Giunta regionale nella quale Bonaccini Costi e Vecchi chiedono se c’è «compatibilità della modificazione urbanistica dell’area oggetto di gara operata dall’amministrazione comunale di Sassuolo, se c’è la possibilità di individuare in altra area la costruzione del Centro pasti o di insediare lo stesso in fabbricati sfitti e dismessi presenti nell’area comunale di Sassuolo e, infine, se esiste la possibilità che il Comune di Sassuolo sospenda la demolizione dell’edificio fino a quando non si sarà conclusa la causa legale intrapresa da numerosi cittadini».

«Le ripetute interrogazioni dei gruppi di opposizione, nel consiglio comunale di Sassuolo – dichiarano i consiglieri del PD – hanno sempre evidenziato gli aspetti di incompatibilità urbanistica e l’evidente impatto che tale struttura avrebbe sul quartiere, togliendo ogni spazio per la costruzione di servizi di quartiere volti a superare strutture esistenti obsolete. Inoltre, il comune non ha ascoltato le ragioni dei residenti nonostante duecento di essi abbiano firmato nello scorso dicembre 4 istanze in autotutela per la sospensione della procedura».

Bonaccini, Costi e Vecchi chiedono quindi cautela nei passaggi e maggiore ascolto ai bisogni della cittadinanza.