Doppio appuntamento con la rassegna “Armonie fra musica e architettura” mercoledì 17 agosto. A Costrignano di Palagano, nella chiesa parrocchiale, e a Zocca, in quella del Sacro Cuore, sono in programma due concerti per organo solista, entrambi con inizio alle ore 21.

A Costrignano, nella chiesa di Santa Margherita d’Antiochia, il concertista pesarese Simone Baiocchi proporrà un programma che si apre con la Toccata in Sol minore di Scarlatti e prosegue, con arie dal “Nabucco” di Verdi e dal “Mosè in Egitto” di Rossini, per concludersi con brani di Vecchiotti e Petrali.

A Zocca, nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, l’organista Luca Benedicti, che collabora dal 2004 con l’Orchestra sinfonica nazionale della Rai, eseguirà musiche di Buxtehude, il “Preludio e fuga in Si minore” di Bach, il “Canone in Re” di Pachelbel, la marcia trionfale dell’Aida di Verdi e brani Pasquini, Bossi e Peeters.

“Armonie”, la rassegna di concerti nelle chiese del territorio modenese, è promossa dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”.

Tra gli obiettivi anche la valorizzazione del ricco patrimonio di chiese e pievi della provincia, come la chiesa parrocchiale di Santa Margherita d’Antiochia che, soggetta inizialmente all’Abbazia di Frassinoro e poi alla pieve di Monchio, fu ricostruita in forme classiche nel 1886 su progetto dell’ingegner Antonio Vandelli riutilizzando conci e rilievi della chiesa precedente. Tra questi si nota, sulla facciata, la formella in arenaria scolpita a rilievo con la figura di un drago dalla coda attorcigliata che è attributo iconografico di Santa Margherita: il drago infatti simboleggia il demonio che la santa sottomise con il segno della Croce. La chiesa ospita uno degli organi più importanti della provincia, costruito da Antonio e Giosuè Battani nel 1894. Collocato in cassa lignea a lato del pulpito, ha una tastiera di 58 note e una pedaliera di 27. Lo strumento è stato restaurato nel 2002, con il contributo della Provincia di Modena, da Pier Paolo Bigi.

Nella chiesa di Zocca, costruita dopo l’abbattimento nel 1926 di un oratorio del Seicento, è conservato un Sacro Cuore del 1911 di Gaetano Belli, pittore tra i più rappresentativi della cultura accademica modenese.