E’stato ampio il dibattito che si è svolto nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 8 settembre sulla delibera riguardante la Convenzione tra i Comuni di Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera per la formazione di un’unica Commissione per la Qualità architettonica e per il Paesaggio, denominata CQAP, dell’Unione delle Terre d’Argine. Del tema si era già trattato nel corso del Consiglio del 21 luglio scorso: in questa occasione l’assessore Tosi e i tecnici comunali avevano spiegato come la nuova Commissione (la Legge regionale 25 del 2003 ne istituisce l’obbligo per tutti i Comuni, così come rende obbligatoria la presenza di tecnici esterni in maggioranza) prevedesse una riduzione dei membri della stessa, mantenendo però una equa rappresentanza di genere: la CQAP Terre d’Argine passerà così da 9 a 7 membri (di cui due interni all’ente locale), scelti in base ad un bando e alle loro elevate e specializzate competenze professionali, senza che cambino però gli oggetti posti all’esame di questo organismo. L’indennità di presenza per i componenti esterni della Commissione è di 130 euro onnicomprensivi a seduta.

“Obiettivo della CQAP è quello di esprimere pareri omogenei sui temi dell’urbanistica, del paesaggio, dell’ambiente, della pianificazione territoriale. Gli altri tre Comuni dell’Unione – ha spiegato Tosi giovedì scorso in aula – hanno già approvato questa delibera e sarà Novi che si occuperà della selezione dei componenti della Commissione, che verrà poi nominata dalla Giunta delle Terre d’Argine, dopo la pubblicazione di un avviso di selezione e dopo che saranno stati esaminati i curriculum pervenuti”. Aprendo il dibattito il consigliere di ApC Giorgio Verrini ha mostrato perplessità per il fatto che il parere della Commissione “che potrebbe servire ad evitare alcune brutture estetiche come quelle nate ultimamente in città in campo edilizio non è vincolante e quindi essa non serve”. Argio Alboresi, capogruppo della Lega nord, dal canto suo ha detto che “visto che questo organismo non decide allora i suoi membri potrebbero lavorare gratis, in nome del volontariato” mentre la collega Maria Viola Baisi (Pd) ha ricordato che se la CQAP emette un parere negativo l’amministrazione non consente ad un progetto di andare avanti e che nella Commissione si attua una contaminazione positiva tra politica e società civile grazie all’apporto dei professionisti.

Marco Bagnoli (Pd) ha sottolineato come sia necessario un riconoscimento anche economico delle professionalità di chi siede in questo organismo e ha altresì domandato che in Consiglio comunale venga fatto un bilancio del lavoro svolto finora dalla stessa. La capogruppo di Alleanza per Carpi Giliola Pivetti ha esordito paventando una scarsa visione omogenea della futura Commissione “considerando che i quattro Comuni qui rappresentati hanno pianificazioni urbanistiche differenti. Inoltre – ha detto – essa non conta nulla ed è anche ridicolo che se un membro porta un proprio progetto all’esame dei colleghi poi debba uscire al momento della discussione: i componenti della Commissione hanno un plus che difficilmente porterà a non veder passare i loro progetti. Altro che gettone di presenza, dovrebbero pagare oppure essere di fuori città…E’il momento piuttosto di unificare i diversi strumenti urbanistici dei comuni membri dell’Unione e meglio di un rendiconto finale dovremmo noi consiglieri ricevere prima delle sedute i criteri di lavoro che saranno seguiti e poi odg e verbali”.

Lorenzo Paluan, capogruppo della Lista civica Carpi a 5 stelle-Prc, ha chiesto anch’esso intervenendo nel dibattito un rapporto periodico sulle attività della Commissione, domandando che gli atti di essa siano disponibili al pubblico. “Si potrebbe anche non corrispondere ai membri della CQAP nessun gettone, chiedendo ad essi di farlo per spirito civico: o almeno non pagare di più di quanto fatto finora…”. Roberto Andreoli (capogruppo PdL) ha aperto il suo intervento proponendo di abolire la Commissione, “che non serve a nulla e non vincola il Comune, visto che non ha mai rigettato un progetto definitivamente, magari cambiando il giudizio a posteriori. Diffido poi – ha spiegato – da esperti nel campo delle barriere architettoniche che però si interessano solo dei vecchi edifici e non di quelli più recenti. Politicamente poi la farsa continua, poiché avete portato il mandato della CQAP da 5 a 3 anni senza però legarla al mandato del Sindaco, né dando ad essa un termine preciso. Quella nominata nel 1999 è scaduta nel 2004 e quella del 2004 è ancora in vigore…Si tratta di un organismo legato a filo doppio a chi governa”.

Paolo Zironi (Pd) dal canto suo ha ricordato che i cittadini eleggono un Sindaco e un Consiglio, “e non sarebbe giusto se contasse la Commissione più di loro…Il territorio cambia e cresce con il tempo e dunque anche le caratteristiche urbanistiche. Dare case a tutti ad esempio vuole dire costruire in un certo modo case a costi accessibili”. E se il consigliere della Lega nord Enrico Gasparini Casari ha chiesto perché non garantire l’elezione di un membro della Commissione nominato dalla minoranza il collega di partito Euro Cattini si è domandato come mai la stessa Commissione non abbia salvato nel dopoguerra l’antica Porta che si trovava alla fine di corso Cabassi. L’assessore all’Urbanistica Simone Tosi ha ricordato a questo punto che i verbali della CQAP sono pubblicati on-line e che “questo organismo un tempo chiamato Commissione edilizia esiste dal 1942 nel nostro paese. Rammento ai consiglieri che alla Commissione arrivano progetti già conformi alle norme e visti dagli uffici e non esistono Piani particolareggiati che siano passati all’esame del Consiglio comunale essendo questa di parere contrario. Eventualmente è il Consiglio che approva eventuali deroghe ma mai per scelta politica ciò è stato fatto. Ribadisco che nessun titolo abilitativo è stato mai rilasciato a nessuno se un progetto non è stato approvato dalla CQAP: non inquiniamo i pozzi dando l’idea di cose strane. Di nascosto non c’è niente. Rispetto al gettone di presenza – ha continuato – la cifra proposta rimane la stessa che praticava Carpi, ma con un numero minore di membri nella futura CQAP dell’Unione, ed è più bassa delle tariffe camerali. Credo sia demagogia dire che deve essere gratis la partecipazione, così come dire che i componenti dovrebbero avere una appartenenza politica: dico dunque no alla proposta della Lega nord”.

Il Presidente del Consiglio Giovanni Taurasi ha poi letto in aula una proposta di emendamento presentata da Argio Alboresi per la Lega nord e che chiedeva di sostituire il gettone di presenza “con un diploma a fine mandato di cittadino esemplare che ha svolto un servizio gratuito per la comunità”, domandando al contempo che un componente della Commissione fosse scelto dalla minoranza consigliare dell’Unione Terre d’Argine. “Altrimenti – ha detto Alboresi – se li sceglie il Sindaco di Novi i componenti…foraggiamo gli amici così…” L’assessore Tosi ha preso ancora a questo punto il microfono per dirsi contrario “alla lottizzazione di organismi che non sono rappresentativi” e precisare che le sedute delle Commissioni, rispondendo in questo caso a Roberto Benatti (PdL), non sono pubbliche ma lo sono solo i verbali e gli ordini del giorno delle stesse. “I componenti della CQAP li nominerà la Giunta dell’Unione, dopo che i curriculum dei candidati – ha ribadito Tosi – saranno scremati e valutati da una Commissione tecnica”.

Critiche all’emendamento leghista sono state di seguito espresse dal capogruppo Pd Davide Dalle Ave, da Cristian Rostovi (PdL), che ha ribadito di non volere tout court la Commissione, e da Daniela Depietri (Pd), mentre Euro Cattini (Lega nord) ha chiesto invece di sorteggiarne i componenti in nome della trasparenza e Giliola Pivetti ha definito interessante questa proposta per il futuro. L’emendamento della Lega nord è stato allora messo ai voti ottenendo quelli favorevoli del gruppo proponente e l’astensione di ApC, contrari tutti gli altri gruppi. In sede di dichiarazione di voto sulla delibera in discussione Roberto Andreoli ha chiesto poi il motivo politico per cui la Giunta Campedelli non ha adempiuto alla legge che prevedeva di sostituirla dal 2007 in poi.

La delibera riguardante la Convenzione tra i Comuni di Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera per la formazione di un’unica Commissione per la Qualità architettonica e per il Paesaggio dell’Unione delle Terre d’Argine è stata infine votata da Pd e Idv, con il no di Lega nord, PdL, Fli, astenuti Lorenzo Paluan e ApC.