“Vogliamo avviare a Reggio Emilia un percorso, una riflessione condivisa che ci porti alla costruzione di un nuovo Patto per il Welfare. Riteniamo che i tempi siano maturi e che la realtà in cui viviamo renda necessario questo percorso. La domanda di un nuovo Welfare è forte e crescente, in un contesto sociale profondamente mutato nella nostra città, come in Italia e in Europa, nell’ultimo decennio e in particolare negli ultimi tre anni, segnati in profondità dalla crisi economica e dalla crescita dei bisogni di persone e famiglie. Nello stesso tempo, sono pesantemente diminuite in Italia le risorse che fino ad ora hanno sostenuto un sistema di Welfare strutturato quasi esclusivamente sul pubblico. Il sistema del Welfare deve poter continuare a rispondere alle istanze della comunità. Da qui, una riflessione per riorganizzare e riproporre insieme una forma di coesione sociale nuova e innovativa”.

Con queste parole il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, introduce agli Stati generali Verso un nuovo Patto per il Welfare- Istituzioni e società civile per il futuro della comunità: l’avvio di un percorso che ha il suo primo appuntamento domani, 12 ottobre 2011, dalle ore 9.30, nella sede del cinema Al Corso (corso Garibaldi, 14) a Reggio Emilia. Sono coinvolti diversi soggetti della comunità: istituzioni pubbliche, organizzazioni del privato sociale e a partecipazione pubblica, imprese, sindacati, associazioni e singoli cittadini, abitanti dei quartieri e fruitori dei Servizi stessi.

Il sindaco terrà una relazione sull’attualità del Welfare reggiano, su domanda della comunità e risposta dei Servizi sociali, quindi proporrà alcune possibili linee di indirizzo e presenterà i Gruppi di lavoro all’interno dei quali nei prossimi mesi avverrà il confronto e si elaboreranno proposte, sul modello degli Stati generali della città e per l’Area nord proposti negli ultimi anni.

Il mutamento della composizione sociale a cui il sindaco fa riferimento risulta evidente da alcuni dati socio-demografici: dal 2000 al 2010, la popolazione di Reggio è cresciuta del 16 per cento (da 146.092 abitanti a 170.086 abitanti), i bambini sono cresciuti del 36 per cento e i giovani del 32 per cento; le famiglie monopersonali sono raddoppiate e rappresentano il 41 per cento delle famiglie, mentre le famiglie monopersonali di anziani (con più di 65 anni) sono aumentate dell’8 per cento e rappresentano il 13 per cento delle famiglie (il 76 per cento sono donne sole); i cosiddetti grandi anziani (con più di 80 anni) sono cresciuti del 34 per cento (il 68 per cento sono donne).

Il reddito procapite reggiano è in flessione nel 2010 rispetto all’anno precedente, mentre sono in costante aumento gli accessi ai Servizi sociali (accoglienza) e i contributi economici.

La spesa sociale complessiva nel 2010 è stata, per il comune di Reggio, pari a 41.875.000 euro; dal 2008 a oggi, il Fondo nazionale per la non autosufficienza è passato da 300.000 euro a zero.

“Il sistema – conclude il sindaco Delrio – che ha consentito a Reggio Emilia in decenni di cultura e sapienza dei Servizi sociali rivolti a minori, disabili, anziani e fragilità sociali, di raggiungere risultati apprezzati, punto di riferimento del nostro territorio, e presi a modello in ambito nazionale, merita questa riflessione approfondita, che porti al rafforzamento del modello di Welfare, valorizzando esperienze, sinergie e innovazione riguardo a servizi e territorio, impresa sociale e responsabilità sociale d’impresa, cittadinanza attiva. Reggio ha tutte le caratteristiche e competenze, grazie alla sua esperienza e conoscenza dei Servizi, per poter avviare un’innovazione ulteriore in questo campo: un Welfare di comunità”.