All’ordine del giorno del consiglio comunale di stasera vi è l’approvazione del 2° POC (piano operativo comunale), si conclude un iter durato quasi un anno dalla sua adozione. Come Lega Nord abbiamo presentato le nostre osservazioni per migliorare gli elaborati verso una maggiore qualità urbana, un utilizzo del territorio rispettoso dei vincoli di tutela e della sua morfologia.

Proprio da Novellara il prof. Prodi ci aveva ammonito verso un utilizzo ponderato del territorio padano perché negli ultimi decenni vi è stato un uso scriteriato e si è costruito troppo e senza regole. Ebbene come Lega Nord ce ne siamo accorti prima dell’illustre professore tant’è che l’amministrazione comunale ha accolto parte delle nostre osservazioni ma rimangono ancora delle visioni diametralmente opposte.

Se consideriamo che 8 dei nuovi 12 ambiti inseriti presentano criticità idrauliche (come emerge dalla relazione geologica) come scarso drenaggio, possibilità di allagamenti,pericolo di esondazioni e rete fognaria insufficiente capite bene che un domani queste aree edificate potrebbero diventare un problema.

Occorre quindi rivedere il PSC (piano strutturale comunale, elaborato sovraordinato del POC) ma tutte le richieste che andavano in tal senso sono state bocciate.

Merita una menzione l’ambito APTn (area ex CILA) dove persiste un vincolo di tutela nazionale del decreto Galassini ma che l’amministrazione fa finta di ignorare; in merito abbiamo presentato una soluzione rispettosa del vincolo e dell’ambiente (trattasi delle Valli di Novellara). Tale soluzione è stata ignorata e l’amministrazione resterà impantanata in questa situazione perché da anni il privato reclama il rispetto degli accordi sottoscritti da anni. Se non otterrà quanto accordato esigerà un rimborso milionario.

Per quanto riguarda gli ARU (ambiti di rigenerazione urbana) non è ancora stato definito nulla di certo, sono solo state abbozzate delle idee ma nulla di concreto; da ciò si denota la mancanza di progettualità dell’amministrazione mentre queste “ferite aperte” resteranno tali ed andranno in eredità alle amministrazioni future.

La provincia ha guastato i piani di sviluppo commerciali dell’amministrazione novellarese; riguardo i negozi che sorgeranno nella zona sportiva ha chiesto di rivederne le dimensioni al ribasso in modo che diventassero dei più modesti esercizi di vicinato perché in quell’area esistono già molte attività e un centro commerciale, inoltre a breve sorgerà un nuovo centro commerciale di dimensioni sovra comunale.

La provincia ha ribadito inoltre la necessità di investire sui negozi del centro storico, la giunta quindi decide di vendere dei diritti edificatori per la ragguardevole cifra di 240.000€ da destinare al centro storico (detto anche centro commerciale naturale).

Peccato però che il piano redatto dall’ufficio Opere Pubbliche sconfessi queste buone intenzioni perché per i commercianti del centro storico sono previsti solo 100.000€; e gli altri 140.000€ ?

Ci troviamo di fronte a un “deja vu” dove i contributi e le risorse destinate al centro ed ai suoi commercianti vengono magicamente dimezzati e dirottati chissà dove.

(Mauro Melli, Lega Nord Novellara)