Il coordinatore della segreteria provinciale del Partito democratico Paolo Negro replica alle dichiarazioni di Stefano Lugli sul progetto della Cispadana. Ecco la sua dichiarazione.

«Il segretario della Federazione della sinistra Stefano Lugli chiede dove sono finite la trasparenza e la partecipazione sul progetto Cispadana. La risposta è semplice: ci sono sempre state, a partire dalle elezioni amministrative del 2009 (votarono 7 Comuni dell’Area nord), per poi passare alle regionali del 2010 e, infine, alle elezioni nel Comune di Finale Emilia. In tutte e tre le occasioni la Cispadana è stata al centro del confronto elettorale, il Pd ha detto chiaramente agli elettori qual era la sua proposta e anche su quella proposta ha chiesto il voto. Gli elettori si sono espressi nettamente a favore.

Il dibattito è stato ampio, alla luce del sole, dentro e fuori le istituzioni, le opinioni hanno avuto la possibilità di confrontarsi liberamente. Alla fine è arrivato il momento di scegliere. La scelta è stata fatta, con l’ampio consenso delle comunità interessate al progetto, quindi non è pensabile tornare al punto di partenza, come nel gioco dell’oca. I cittadini e le imprese si aspettano dalla politica scelte rapide, non discussioni infinite.

Noi dobbiamo essere in grado di ascoltare, di tenere sempre vivo il confronto con tutti sui problemi e sulle criticità relativi alla realizzazione di questa infrastruttura: è quello che abbiamo fatto finora e che continueremo a fare, ma sempre in un quadro di obiettivi certi, perché democraticamente assunti. Fra i compiti della politica e delle istituzioni c’è quello di vigilare sul rispetto dell’ambiente e della salute, e la Cispadana deve essere realizzata tutelando l’una e l’altra; ma anche quello – soprattutto in un momento di crisi – di garantire nuovo lavoro e assicurare le condizioni dello sviluppo futuro di una comunità e di un territorio, e a questo risponde la Cispadana. In questa direzione stanno lavorando il Pd e i Sindaci dell’Area Nord».