Nella tarda mattinata di ieri, 4 dicembre 2011, una gazzella del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna ha intercettato e bloccato un pregiudicato bosniaco che alcune ore prima, insieme a un complice non ancora identificato, aveva commesso un furto presso un negozio di autoaccessori di Castel Maggiore servendosi di un’autovettura rubata – sempre lo stesso giorno – a Bologna. La pattuglia dell’Arma, intorno alle 13,00, nel corso di un servizio di controllo del territorio ha notato in questa via Larga una vecchia VW Golf, sulla quale viaggiavano due soggetti, che risultava essere stata rubata – soltanto un paio di ore prima – ad una 45enne bolognese residente nelle vicinanze. Immediatamente i militari hanno imposto l’alt al veicolo che invece ha iniziato a darsi alla fuga.

Dopo un serrato e spericolato inseguimento per le vie limitrofe, il veicolo si è arrestato in via Ferrari andando a sbattere contro un marciapiede. Non paghi, i due malviventi hanno abbandonato la vettura dandosi alla fuga a piedi. Dopo una breve rincorsa, i militari acciuffavano uno dei due (il passeggero) mentre il complice riusciva a far perdere le proprie tracce. Il balordo veniva così identificato in un 42enne bosniaco senza fissa dimora, pregiudicato, il quale risultava peraltro sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale (emessa un anno addietro dalla Questura di Bologna), nonché già vecchia conoscenza degli stessi militari che – non più tardi di un mese addietro – lo avevano denunciato per guida senza patente.

Gli ulteriori accertamenti consentivano inoltre di appurare che i due soggetti, circa mezz’ora prima, avevano tentato un furto presso il negozio accessori auto “Car Point”, ubicato a Castel Maggiore (BO): i filmati del sistema di vigilanza hanno infatti dimostrato che i due, utilizzando la stessa autovettura, avevano frantumato la vetrata esterna del negozio andandogli contro in retromarcia. All’interno dell’autovettura (che è stata restituita alla legittima proprietaria) i Carabinieri hanno inoltre rinvenuto vario materiale informatico ed elettrico su cui si stanno effettuando verifiche per accertarne la provenienza: il materiale, che è stato sottoposto a sequestro, verrà infatti inserito all’interno del portale internet www.carabinieri.it nella sezione “oggetti rinvenuti”, al fine di consentire ai proprietari di poterlo visionare. Per il pregiudicato è così scattato l’arresto con l’accusa di furto e tentato furto aggravato in concorso, per la quale verrà giudicato con rito direttissimo dalla locale Autorità Giudiziaria.