«Il voucher alle famiglie per abbattere la retta del nido è un gesto concreto di sostegno alla genitorialità e in particolare al delicato momento del rientro della madre nel mondo del lavoro». A dirlo sono i consiglieri regionali Stefano Bonaccini, Palma Costi e Luciano Vecchi che informano del contributo di 256.800 euro rivolto al servizio Diritto allo studio del Comune di Modena e che andrà ad aiutare 107 famiglie e del finanziamento che arriverà all’Unione Terre d’Argine di 75.000 euro rivolto a 30 famiglie.

«Il sostegno economico alla conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro è diventato oggi urgente perché consente di creare un contesto familiare sereno nonostante le difficoltà contingenti legate alla crisi economica – spiegano i consiglieri regionali del PD – La Regione Emilia-Romagna si caratterizza da sempre per l’attenzione che pone alle politiche rivolte alle donne e alla qualità della vita lavorativa e famigliare».

Come già avvenuto per gli scorsi anni scolastici saranno i Comuni a pubblicizzare l’offerta di posti voucher alle famiglie interessate. Per avere diritto all’assegno le famiglie devono avere due requisiti: l’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non deve essere superiore ai 35.000 euro ed entrambi i genitori (o uno solo, in caso di famiglie monogenitoriali) devono essere occupati – ovvero essere lavoratori dipendenti, parasubordinati, autonomi od associati – al momento della domanda e per tutto il periodo in cui si beneficia dell’assegno.