«Mi ero ripromesso di non raccogliere polemiche in questa campagna elettorale, essendo già troppi gli elementi di confusione che rischiano di allontanare i cittadini da un momento importante di partecipazione democratica. La politica a Serramazzoni non sta dando uno spettacolo edificante e occorre che al centro della discussione tornino i progetti e le proposte per il futuro della nostra comunità. Le dichiarazioni del sindaco Ralenti mi obbligano invece a fare alcune precisazioni.

Vorrei anzitutto ricordare a Ralenti che non può mescolare le sue legittime opinioni personali con quelle del circolo del Pd di Serramazzoni, per il quale non ha titolo a parlare. Quando dice che noi non condivideremmo la posizione espressa dal Pd provinciale afferma infatti una cosa non vera: nell’ultima riunione del direttivo del Pd di Serramazzoni, a maggioranza, abbiamo scelto di operare una forte discontinuità rispetto alla gestione uscente.

La scelta era d’altro canto già ampiamente emersa nelle riunioni precedenti, in cui i più avevano manifestato disagio e preoccupazione per i problemi che si sono andati accumulando nella gestione comunale.

A nostro avviso le vicende dell’ultimo anno non rendono quindi praticabile la candidatura a sindaco dell’assessore Fornari.

ll sindaco Ralenti sceglie invece di scendere in campo al fianco della Fornari? Cosa perfettamente legittima e rispettabile. Per molti aspetti anche comprensibile. Così come rispettiamo e rispetteremo altri che eventualmente facciano scelte analoghe. Quello che però è scorretto e’ contrabbandandare questa decisione e questo orientamento come quelli assunti dal Pd di Serramazzoni.

Sul come la pensano e di come voteranno invece iscritti ed elettori del Pd, val la pena attendere. Decideranno senz’altro loro, con la loro testa. Vale la pena attendere, se non altro per rispetto».