Oltre 4 mila richieste di conciliazione nel 2011 (+20% rispetto all’anno precedente), avanzate in gran parte da singoli cittadini (36%) e, in due casi su cinque, per errate fatturazioni da parte degli operatori di telecomunicazioni (soprattutto gestori telefonici). Per un risultato in termini economici, al termine di 3.500 udienze con le parti, di cui l’80% con esito positivo, di quasi 2 milioni di euro ritornati nelle mani dei cittadini dell’Emilia-Romagna, con un importo medio per utente di 311,95 euro (8.998 l’importo massimo riconosciuto). Agli operatori telefonici sono invece stati riconosciuti 144.884 euro. E’, in pillole, il resoconto dell’attività di conciliazione svolta l’anno passato dal Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni) dell’Emilia-Romagna. Argomento, quello delle conciliazioni delle controversie fra utenti e operatori delle telecomunicazioni, al centro oggi di un incontro fra il Corecom stesso e le associazioni dei consumatori e gli studi legali.

L’iniziativa fa parte del programma di incontri periodici con gli operatori dei servizi di comunicazione elettronica e le associazioni previsto dal piano di attività 2012 del Corecom per migliorare la qualità dei servizi e il rapporto con gli utenti.

Tra i temi del faccia a faccia, l’analisi di alcune novità nella procedura di conciliazione, introdotte dal regolamento adottato a dicembre 2011 dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), la presentazione dei dati sull’attività di conciliazione riferiti al 2011 e di un progetto per l’attivazione di servizi interattivi per semplificare la gestione delle attività di conciliazione e favorirne l’accesso da parte dei cittadini.

L’incontro è stato aperto dal vice presidente del Corecom, Giuseppe Bettini, che ha ricordato come la conciliazione sia uno dei servizi di punta del Corecom, molto apprezzato per la sua capacità di offrire una risposta concreta, in tempi rapidi e senza costi diretti, alle domande di giustizia avanzate dagli utenti. Bettini ha poi presentato i dati salienti dell’attività di conciliazione svolta nel 2011.

I numeri, dunque. Le richieste di conciliazione ricevute nel 2011 sono state 4.072, in crescita di oltre il 20% rispetto al 2010. Le udienze di conciliazione sono state invece oltre 3.500, di cui circa l’80% concluse con esito positivo (66% le udienze chiuse con un accordo tra le parti in udienza).

L’attività di conciliazione svolta dal Corecom ha consentito di “restituire” ai cittadini dell’Emilia-Romagna somme per quasi due milioni di euro (1.096.500 euro per indennizzi e 897.220 euro per storno fatture), con un importo medio per utente di 311,95 euro. L’indennizzo più alto riconosciuto ad un singolo utente è stato di 8.998 euro.

Agli operatori telefonici sono stati invece riconosciuti indennizzi per 144.884 euro.

I problemi più ricorrenti denunciati dai cittadini sono le errate fatturazioni (oltre il 20%), il mancato rispetto dei diritti di recesso (19,77% dei casi) e i malfunzionamenti e i disservizi (15,74%).

A presentare la richiesta di avvio della procedura di conciliazione sono prevalentemente i singoli cittadini (36% dei casi), seguiti dalle associazioni dei consumatori (31%) e dagli studi legali (23%), con una tendenza, per queste ultime, alla crescita rispetto al 2010 (+3% per le associazioni, +7% per gli studi legali).

I dati sull’esito delle udienze evidenziano una forte propensione all’accordo da parte delle associazioni (l’accordo tra le parti in udienza ricorre nel 75% dei casi) e una posizione di assoluta preminenza di Federconsumatori, che nelle sue diverse articolazioni (Bologna ed Emilia-Romagna) assorbe oltre il 75% del totale delle richieste presentate.

Nel caso delle richieste presentate da studi legali, si contrae la percentuale di udienze concluse con un accordo (61%), mentre si accentua la tendenza a trovare soluzioni transattive nella fase che precede l’udienza.

Quasi una istanza su due (il 42%) è partita dal territorio bolognese, e si sono rivelati consumatori intenzionati a far rispettare i loro diritti anche quelli residenti a Forlì-Cesena (12% del totale delle richieste, con un sensibile incremento del 3% rispetto al 2010) e Modena (11%); se Ravenna (8%), Rimini, Reggio Emilia, Parma e Ferrara (ognuna contribuisce al 6% delle istanze) si sono mantenute nella media, Piacenza si è conferma invece fanalino di coda, con due soli interventi ogni 100 presentati a livello regionale.

In chiusura dell’incontro, la dirigente del Servizio Corecom, Primarosa Fini, ha presentato la piattaforma informatizzata – realizzata interamente con professionalità interne al servizio – per la gestione dei procedimenti di conciliazione e il monitoraggio dei dati di attività. La piattaforma, basata su una banca dati condivisa da tutti i collaboratori del servizio ed accessibile via web, consente la gestione automatica di alcune fasi ripetitive del procedimento di conciliazione e il monitoraggio in tempo reale dello stato di avanzamento delle pratiche, con possibilità di fornire al cittadino un immediato riscontro. Grazie a queste funzionalità, i tempi per la conclusione del procedimento sono oggi molto più rapidi e il cittadino può sapere, entro 20 giorni dalla presentazione della richiesta, quando si svolgerà l’udienza. “La piattaforma– ha sottolineato Fini– ha ancora ampi margini di sviluppo, legati all’attivazione di servizi interattivi e applicazioni web per semplificare gli adempimenti a carico dei cittadini”.