Le Unioni e la loro armonizzazione delle gestioni non è più sufficiente. Occorre superare i localismi e puntare a una fusione dei Comuni, un progetto che abbia un corpo, ma pure un cuore e un’anima: è l’idea del coordinatore di zona del Pd Terre di Castelli Luca Gozzoli.
La crisi e i tagli alle risorse degli Enti locali impongono di accelerare su progetti che, altrimenti, forse, sarebbero rimasti ancora nei cassetti. Da alcuni giorni, nella zona delle Terre di Castelli, amministratori, associazioni di categoria e cittadini discutono della possibilità di andare oltre il ristretto ambito del solo Comune per dare concretezza a una vera unificazione di Enti locali. “Dieci anni fa fu fatta la scelta dell’Unione Terre di Castelli – ricorda il coordinatore di zona del Pd Terre di Castelli Luca Gozzoli – oggi sono maturi i tempi per partire con un nuovo progetto, quello della Città sul fiume. Le storie e le culture dei nostri Comuni sono legati da secoli al Panaro e ai suoi affluenti e, da lì, ripartiamo per discutere un progetto ambizioso che deve rappresentare una sfida alta per tutti: associazioni, sindacati, volontariato, forze politiche e amministratori. Il cammino intrapreso dalle Unioni, quello della armonizzazione della gestione e dei regolamenti, non è più sufficiente. Proprio dai Comuni, gli enti più vicini ai cittadini, deve arrivare la risposta più incisiva per uscire dalla crisi: risparmio, quindi, ma anche rilancio della crescita. Si tratta – prosegue Gozzoli – di un progetto pensato per i cittadini. L’obiettivo, infatti, non può essere solo quello del contenimento della spesa, della razionalizzazione e del risparmio: una dimensione territoriale ottimale consentirà, ad esempio, di costruire nuovi e più adeguati servizi alla persona (infanzia, scuola, sanità, anziani, disabili) superando la gestione “frazionata” e localistica. Il vero banco di prova sarà, però, lo strumento urbanistico: dobbiamo candidare l’intero territorio della media e alta Valle del Panaro a zona di eccellenza, evidenziando gli sforzi fatti dal sistema produttivo in tema di certificazione ambientale, potenziando tutto il sistema agro-alimentare facendo leva sull’elevato numero di prodotti e produzioni di qualità conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Il tutto sostenuto da una rete commerciale e di servizio capillare e radicata in tutto il territorio”. Nessuna astrazione, quindi, ma la condivisione di obiettivi per migliorare la qualità della vita dei cittadini e per guardare con maggiore serenità al futuro. La necessità di superare i localismi si sta, nei fatti, già imponendo: “Il nuovo assetto istituzionale – spiega ancora Gozzoli – che nascerà dal superamento delle attuali Province non deve trovarci impreparati. Un progetto di fusione dei Comuni, con l’obiettivo di dargli un cuore e un’anima, significa candidarsi ad essere protagonisti nel dialogo e nel confronto con altri livelli istituzionali (Regione, Stato e Unione europea). La scelta – conclude Gozzoli – è coraggiosa e non priva di rischi. L’alternativa, però, è l’immobilismo e la probabile resa alla sfiducia”.