Una scatola di legno con una lampadina è la sala raggi, mentre un tavolino di plastica è la sala operatoria. E’ l’ospedale dei pupazzi, una simulazione giocosa, tutta dedicata ai bambini, dell’ambiente medico ed ospedaliero, dove i pazienti non sono i piccoli, ma i loro pupazzi, che vengono per gioco portati all’ospedale per poter loro curare ginocchia sanguinanti e teste ferite.

Saranno gli studenti della Facoltà di Medicina e Chirugia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia iscritti al SISM – Segretariato italiano studenti di Medicina a trasformarsi in pupazzologi, medici e chirurgi dei pupazzi, e a portare le loro competenze, il loro entusiasmo e la voglia prestare soccorso e aiuto attraverso questa iniziativa per i bambini delle zone della provincia di Modena colpite dal terremoto.

Scopo del gioco è dare ai bambini che stanno vivendo con paura le conseguenze del sisma, la possibilità di vedere da un altro punto di vista il mondo ospedaliero e l’ambiente medico in generale e far capire loro, attraverso il transfer rappresentato dal pupazzo, che non c’è da avere paura dei camici bianchi.

Per realizzare al meglio l’ospedale, i ragazzi della Facoltà di Medicina sono attualmente impegnati nella fase di raccolta dei pupazzi, visto che molti bambini ospitati nei campi non hanno potuto portare i loro. Per questa ragione è possibile consegnare fino a venerdì 8 giugno dalle 9 alle 14, presso il banchetto allestito davanti al Centro Servizi della Facoltà di Medicina e Chirurgia (via Del Pozzo, 71) a Modena i pupazzi (di stoffa o peluche) destinati ai bambini attualmente ospitati nelle tendopoli.

“Organizzeremo – hanno dichiarato Riccardo Stanzani e Stefano Guicciardi, studenti unimore e coordinatori dell’iniziativa – il nostro ospedale presso i campi di Carpi, Finale Emilia e probabilmente di Concordia e Mirandola e saremo impegnati con questo progetto sicuramente nei mesi di giugno e luglio. Siamo ottimisti riguardo al fatto che riusciremo a coinvolgere un’ampia fetta dei quasi trecento iscritti al SISM dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Il coinvolgimento e la voglia di fare non è solo nostra però: già dai coordinamenti di studenti di medicina di altri atenei italiani stiamo ricevendo materiale e sostegno”.

In caso di sospensioni della raccolta o variazioni delle date gli aggiornamenti saranno reperibili all’indirizzo www.modena.sism.org