Varata una ordinanza, la terza, per snellire e semplificare le pratiche per lo spostamento delle attività produttive e commerciali danneggiate nelle aree colpite dal sisma. Il provvedimento è stato firmato dal commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani.

«La Regione – ha annunciato il presidente Vasco Errani – mette a disposizione risorse, circa 10 milioni di euro all’interno dei Fondi Por-Fesr così come definito con le autorità dell’unione europea, per contribuire – concretamente e immediatamente – a sostenere i costi degli spostamenti».

Il documento – emanato d’intesa con il Capo del Dipartimento per la Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri Franco Gabrielli – fa riferimento al Decreto emanato dal Governo (Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 sugli “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012”).

L’ordinanza riguarda la ‘delocalizzazione’ delle attività commerciali e produttive per le quali è necessario trasferire la sede dell’attività in nuovi locali, strutture, aree scoperte, pubbliche o private di un’attività preesistente e già attiva fino al momento del sisma del maggio 2012. L’ambito territoriale, in cui delocalizzare le attività produttive coincide con l’area dei comuni interessati dal sisma individuati dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 1 giugno 2012.

La delocalizzazione, totale o parziale, può essere temporanea (fino al 31 dicembre 2012 salvo proroghe) e deve essere realizzata in locali idonei (senza requisiti specifici occorre prima una richiesta di autorizzazione comunale), dotati di tutti i requisiti igienico-sanitari, strutturali, edilizi ed urbanistici ed impiantistici, mediante una comunicazione da inoltrare al Sportello unico per le attività produttive. Stessa procedura anche per la delocalizzazione definitiva.

La modulistica dell’attività è reperibile sul sito del Comune – sezione Sportello Unico Attività Produttive – o presso la sede dello Sportello.

I mercati e le fiere su aree pubbliche, per i quali non è più possibile lo svolgimento nella sede abituale, possono essere trasferiti anche in più sedi all’interno dello stesso comune o in comuni limitrofi, nel rispetto della graduatoria di mercato e di fiera.