Una mannaia su lavoro, scuola, università, salute, territori: è la spending review del governo secondo i sindacati nazionali dei lavoratori pubblici e della scuola-università (FP CGIL, FLC CGIL, UIL FPL, UIL PA, UIL RUA) che hanno promosso per domani, giovedì 19 luglio, una manifestazione nazionale con presidio al Ministero della Funzione Pubblica di Palazzo Vidoni (ore 9,30-13).

Prosegue così la mobilitazione che ha visto nei giorni scorsi una forte presenza dei lavoratori pubblici nelle assemblee e nei presidi che si sono svolti in tutta l’Emilia Romagna davanti alle aziende sanitarie e ospedaliere, nelle piazze e nei mercati.

La Fp Cgil regionale organizza la partecipazione alla manifestazione romana di qualche centinaio di lavoratori e delegati, per contrastare gli odiosi provvedimenti del governo Monti, che attraverso queste politiche favoriscono il privato con meno prestazioni pubbliche, aumentando le spese per i cittadini e nel contempo mantengono le vere ingiustizie rappresentate ad esempio dall’uso sfrenato delle consulenze o dal permanere di un numero di auto blu che non ha paragoni in Europa.

Con i tagli lineari che si abbatteranno sulle Regioni si profila nella sanità dell’Emilia Romagna un taglio di circa 6.500 posti di lavoro su 60.000 addetti (medici, infermieri, tecnici, operatori socio-sanitari ecc.) a fronte della incomprensibile soppressione di ben 4.000 posti letto degli attuali 20.000 (-20%), con conseguenze incalcolabili che metteranno a rischio il diritto alla salute costituzionalmente garantito: tanto più ingiustificabile nelle Regioni virtuose come la nostra.

Sugli Enti Locali, si rischia di non poter più garantire i servizi ai cittadini, agli anziani e all’infanzia con evidenti ricadute anche economiche. Le riforme istituzionali, a partire dal taglio delle Province, non solo hanno come obiettivo la riduzione del personale ma sono proposte senza definire come e a chi attribuire le funzioni che attualmente vengono garantite. A dispetto di quanto sbandierato dal Governo, anche nei settori della sicurezza e della lotta all’evasione i tagli previsti saranno molto rilevanti producendo meno controlli, meno sanzioni e più evasione.

Per tutte queste ragioni la Funzione Pubblica Cgil prosegue con forza la protesta, con l’ampio sostegno dei lavoratori e dei cittadini.