Avviare un confronto comune con le associazioni economiche per decidere insieme come far ripartire le imprese distrutte o danneggiate dal terremoto. Lo chiedono i sindacati in una lettera inviata a Confindustria, Apmi, Cna, Lapam, Confcooperative, Legacoop, Confcommercio, Confesercenti e, per conoscenza, alla Camera di commercio di Modena. «Ci sono diverse questioni da discutere tutti insieme per far sì che il territorio colpito dal sisma possa riprendere al più presto tutte le sue attività economiche e sociali – scrivono i segretari provinciali di Cgil (Donato Pivanti), Cisl (William Ballotta), e Uil (Luigi Tollari) – I modi e i tempi della ricostruzione per il lavoro, la casa, la scuola, la sanità sono, infatti, la vera sfida che ci attende nei prossimi mesi». Per Cgil-Cisl-Uil i temi da affrontare sono le azioni per la messa in sicurezza, recupero e ricostruzione del patrimonio produttivo, nel rispetto della sicurezza del lavoro e dei cantieri, del decreto sulle certificazioni e delle norme antisismiche; interventi per il rilancio dell’economia e la permanenza nel territorio dei settori strategici (agroalimentare, biomedicale, ceramica, meccanica, tessile); le risorse disponibili e quelle necessarie; gli interventi sulla fiscalità di vantaggio; la verifica dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali. «Il confronto comune serve a evitare che ciascuno vada in ordine sparso e senza seguire una direzione condivisa – proseguono Pivanti, Ballotta e Tollari – Dobbiamo individuare congiuntamente le priorità su cui incentrare gli interventi resi possibili dalle risorse che si renderanno disponibili a seguito delle sottoscrizioni effettuate dai lavoratori e raddoppiate dalle imprese». Nell’elogiare l’azione svolta, in raccordo con i sindaci, dal presidente della Regione Vasco Errani in qualità di commissario straordinario, i sindacati sottolineano che hanno improntato le loro scelte al rilancio del lavoro e della coesione sociale. Per questo, oltre alle associazioni imprenditoriali, Cgil-Cisl-Uil chiedono di incontrare anche i sindaci dei Comuni coinvolti dal sisma con l’obiettivo di individuare insieme le priorità e il governo della ricostruzione. «Una fase necessariamente lunga ma che, a nostro avviso – concludono Pivanti, Ballotta e Tollari – richiede risposte immediate e concertate di programmazione futura».