Con riferimento alle numerose dichiarazioni che in questi giorni si registrano a proposito delle previsioni sul bilancio 2012 di Seta Spa, ritengo necessario puntualizzare alcuni dati e fare chiarezza sulla reale situazione dei fatti.

Il Piano industriale integrato 2012-2014, approvato dai soci ed illustrato a più riprese nelle varie sedi istituzionali e sindacali, indica chiaramente come l’obiettivo principale della gestione – ovvero il pareggio di bilancio – possa essere raggiunto al termine di un percorso triennale. Il disavanzo d’esercizio previsto per il 2012, quindi, non è affatto una sorpresa o un imprevisto ma coincide per importo ed entità con le stime fatte all’atto della nascita di Seta Spa. Per maggiore chiarezza, ricordo che il Piano industriale prevede un disavanzo anche per il 2013 mentre il pareggio è previsto per l’esercizio 2014.

Logicamente, il primo anno di vita di una nuova azienda presenta sempre incognite e difficoltà impreviste: ad esempio, sui conti del 2012 potrebbero pesare ulteriori tagli alle risorse destinate al settore del trasporto pubblico, che non erano preventivabili fino a poche settimane fa e la cui entità è ancora incerta. Inoltre dobbiamo sempre fare i conti con uno scenario di crisi nazionale e globale, nel quale le risorse pubbliche sono costantemente in calo mentre i costi di manutenzione dei mezzi e per il carburante non conoscono tregua.

Questi dati e queste considerazioni sono stati chiaramente e ripetutamente illustrati ai soci, ai rappresentati sindacali e ai componenti di diversi Consigli comunali e provinciali delle tre province nelle quali opera Seta Spa. Ritengo dunque fuori luogo le manifestazioni di stupore da parte di chi – per ruolo e responsabilità ricoperti – dovrebbe conoscere contenuti e finalità del nostro Piano industriale. Appaiono inoltre censurabili e sinceramente prive di fondamento le richieste di dimissioni rivolte agli organi amministrativi dell’azienda.

Solo un impegno costante ed intenso da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’attività e nella gestione dell’azienda può portare al raggiungimento dell’ambizioso obiettivo che ci siamo posti: è necessario che gli enti pubblici, i soci privati, i rappresentanti dei lavoratori facciano prevalere le ragioni del bene comune su quelle degli interessi particolari. Il valore e lo scopo di questa azienda stanno nel superamento delle differenze che ancora esistono tra i tre bacini provinciali, per permetterci di operare in maniera unitaria, con maggiore efficienza ed efficacia rispetto alle tre realtà che sono confluite in Seta.

Ai rappresentanti sindacali, infine, voglio ricordare che la fusione aziendale è avvenuta senza alcun esubero di personale, ma l’armonizzazione dei contratti di lavoro e degli orari di servizio – attualmente ancora diversificati nei tre bacini provinciali – sono elementi imprescindibili per raggiungere gli obiettivi prefissati di efficienza e sostenibilità economica dell’azienda, le cui ricadute positive andranno a beneficio anche dei lavoratori.

(Pietro Odorici, Presidente Seta Spa)