Il 30 luglio il Senato ha dato la fiducia al decreto sulla spending review. Per fortuna sono stati accolti alcuni importanti emendamenti proposti dal Terzo Settore per la salvaguardia della partecipazione, della democrazia e della realizzazione di importanti servizi sociali per la comunità.

“Per fortuna è rientrata la volontà di cancellare la possibilità, da parte delle pubbliche amministrazioni, di erogare contributi e di procedere a convenzionamenti. Questo avrebbe provocato effetti devastanti sull’associazionismo” commenta Greta Barbolini, presidente Arci Modena “Basti pensare al numero di servizi essenziali che difficilmente sarebbero stati ancora garantiti. Rispetto all’Art. 12, comma 20, che annunciava la chiusura di moltissimi Osservatori e organismi di consultazione, accogliamo con soddisfazione il ripristino dell’Osservatorio del Volontariato, di quello della Promozione Sociale, dell’Osservatorio per l’infanzia e l’adolescenza e del Comitato nazionale di parità. Purtroppo ne verranno chiusi molti altri, il cui costo, nullo in termini economici, è invece molto alto in termini di confronto, partecipazione, costruzione di socialità e di fiducia, dunque di democrazia per il nostro Paese. Tra questi la Consulta nazionale del Servizio civile, uno strumento importante che tutela la formazione di moltissimi giovani.

Quello che abbiamo imparato da questa vicenda è che è importante continuare a vigilare e a chiedere al governo che vengano garantiti tavoli di confronto affinché venga dato ascolto al nostro mondo e si trovino risposte e risorse soddisfacenti che sostengano tutto il terzo settore, riconoscendone il ruolo nella vita dei cittadini, come pure il suo rappresentare uno spazio fondamentale di partecipazione democratica”.