Kevin Casali, nuotatore di Castellarano che ha sfiorato il minimo per le Paralimpiadi di Londra 2012, ha ricevuto in questi giorni una lettera carica di speranze e sogni, firmata dal presidente della FISDIR Marco Borzacchini. “Al termine di una stagione che vi ha visto protagonisti nel tentativo di centrare l’obiettivo Londra 2012, voglio esprimere a voi, ai tecnici, ai familiari e a tutti coloro che vi sono stati vicini il più sentito ringraziamento a nome mio, del Consiglio Federale e di tutto il movimento per la splendida avventura che ci avete fatto vivere Non era facile, anzi, era quasi impensabile fino a poco tempo fa credere che i nostri atleti sarebbero riusciti a lottare per un simile traguardo. Siamo partiti, non dimentichiamolo, da molto lontano, ma in appena quattro anni abbiamo avuto la soddisfazione di conquistare giorno dopo giorno la ribalta internazionale come testimoniano le 200 medaglie vinte. E sono certo che la consacrazione paralimpica, se non arriverà oggi, arriverà a Rio 2016. (…) Ho il piacere di comunicarvi che il Consiglio Federale ha deciso di offrire a ciascuno di voi, insieme ad un accompagnatore, un soggiorno premio a Londra 2012 dandovi la possibilità di assistere alla Cerimonia di Apertura delle Paralimpiadi”.

Quella arrivata alla famiglia Casali è una di quelle lettere che ti ripaga dei tanti sacrifici fatti. Un riconoscimento al valore di Kevin e all’impegno profuso.

Mirella, la mamma, parlando con il sindaco di Castellarano ha raccontato che quando Kevin ha letto le parole di Borzacchini il suo volto esprimeva mille emozioni, una più bella dell’altra.

“Si tratta di un riconoscimento – ha detto il sindaco Rivi – per i tanti sacrifici che Kevin e la sua famiglia fanno da anni. Penso che la Fisdir abbia fatto benissimo a permettere a un ragazzo e atleta come lui di poter respirare l’aria olimpica di Londra. Per Castellarano un motivo d’orgoglio. Non dimentichiamo che Kevin per solo 1 secondo non ha ottenuto il pass per poter gareggiare alle Paralimpiadi e stiamo parlando di una gara che dura oltre due minuti. Sono convinto però che la vera esperienza sarà il viaggio. Viaggio che non si ferma ma che cambia semplicemente meta, Rio de Janeiro 2016!”.