Nella Bassa va tutto bene, tutti sono stati aiutati, le aziende hanno reiniziato a produrre a pieno ritmo, le scuole e le abitazioni si sono ricostruite da sole, quindi si può tornare a parlare di Cispadana. Tutto questo nel mondo fantasioso di Errani e del PD. La Destra trova veramente incredibile che in un momento dove chi ha subito dei danni non sappia ancora come fare per adempiere alla sola burocrazia, i nostri “amministratori” trovino il tempo di pensare ad un opera che forse, anche alla luce degli ultimi eventi, andrebbe quantomeno rivista. Chissà, per esempio a San Felice sul Panaro, se saranno contenti i genitori dei bambini e gli insegnanti stessi, di sapere che il nuovo “polo scolastico” sta sorgendo proprio a pochi metri dalla futura autostrada e dall’eventuale casello, chissà se gli agricoltori di tutta la bassa, saranno contenti dopo i danni subiti dal terremoto, di sapere che non potranno più produrre culture biologiche.

In tutto ciò Errani ed il PD sottraggono 7,5 Milioni di € per andare avanti con il loro progetto scarsamente lungimirante. Ora ci chiediamo, non converrebbe ripensare l’opera fuori dai centri abitati già duramente colpiti? Non converrebbe creare nuove zone industriali a tariffe agevolatissime magari lungo un tragitto autostradale spostato? Non gioverebbe a tutti ridisegnare lo sviluppo industriale ed unire sostenibilità a sviluppo? Evidentemente ad Errani ed ai sindaci non interessa, l’importante è obbedire al capo, poi se questo vuol dire che i bambini di San Felice dovranno andare a scuola tra i gas di scarico di una autostrada poco importa, il PD così ha sentenziato.

(Francesco Malavasi, La Destra Fed. di Modena)